Vacanze da sogno a Minorca
A differenza di Maiorca e Ibiza, che hanno puntato su un turismo di massa attratto, oltre che dalle belle spiagge e dal mare limpido, anche dalla sfrenata vita notturna fatta di locali e discoteche sempre aperti, Minorca è riuscita a ritagliarsi una fetta del mercato turistico delle Isole Baleari scommettendo su un modello di turismo sostenibile, più calmo e rilassato e quindi adatto anche a famiglie con bambini.
Se la vostra idea di vacanza non si traduce in fare tardi ogni notte, magari dopo aver bevuto un po’ più del necessario e risvegliarvi la mattina presto per ricominciare, Minorca può sicuramente regalarvi molte sorprese.
Naturalmente anche qui, come in qualsiasi altra meta turistica, c’è modo di divertirsi la sera. Tutta la zona alle spalle del porto naturale della capitale Mahon è piena di locali, pub e ristoranti che possono soddisfare qualsiasi esigenza.
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Per chi ama la natura, molte sono le possibilità offerte da Minorca. Nel 1993 l’isola è stata dichiarata dall’Unesco Riserva della Biosfera come riconoscimento dell’impegno dei minorchini nella conservazione e protezione dell’ambiente.
Sull’isola sono presenti un parco naturale, cinque riserve naturali e una riserva marina che fanno di Minorca una delle ultime zone naturali meglio conservate del Mediterraneo. Il Parco Naturale di S’Abulfera des Grau, a meno di mezz’ora di macchina dalla capitale, è considerato il vero nucleo della riserva.
Una laguna di acque libere di circa 70 ettari con pinete e zone umide dove è possibile ammirare cormorani, falchi pescatori e molte altre specie di uccelli presenti sull’isola.
Molte sono le associazioni che offrono la possibilità di fare passeggiate a cavallo lungo i numerosi sentieri presenti e lungo le coste. Molti consigliano pure di fare il giro dell’isola in bicicletta che, viste le distanze non enormi da percorre, potrebbe essere un’attività adatta anche per chi non è particolarmente allenato e voglia godersi una giornata per ammirare i bellissimi paesaggi e magari scoprire qualche caletta nascosta.
Per riprendersi dalle fatiche delle passeggiate in bici, la sera si potranno gustare i piatti della cucina locale che ha origini e influenze arabe, catalane e francesi.
Fra i piatti tradizionali ci sono le melanzane ripiene di carne o pesce o miele, a volte fatte anche fritte, e il Tumbet, una peperonata con salsa di pomodoro e spezie.
Come tutte le isole, la cucina tradizionale è a base di pesce. Uno dei piatti tipici è la Caldereta de llagosta, l’aragosta stufata, e poi la Seppia in salsa e le escupinyas, vongole condite con limone o fatte al forno. Anche i dolci hanno una grande tradizione sull’isola.
Uno dei più conosciuti, e più apprezzati, è l’ensaimada, di origini arabe. Sono delle sfoglie preparate con strutto di maiale o crema pasticciera che si possono mangiare vuote o ripiene di marmellata.