Percorsi tematici da non perdere per conoscere questa meravigliosa isola
L’isola offre tante, diverse possibilità di escursione e visite culturali, tutte interessanti. Oggi proponiamo una serie di 5 percorsi tematici, ognuno dei quali presenta tre cose da non perdere.
Percorso Museistico
Oltre all’interessante Museo de Menorca, che si trova all’interno di uno splendido, antico convento francescano del XV secolo, ed al Centro Artigianale di Menorca, all’interno dell’ antica caserma militare di Es Mercadal, a Minorca ci sono diversi musei tematici da non perdere.
Il centro di Geologia di Ferreries, ad esempio, che espone la storia della geologia dell’isola divisa per epoche. Vi si possono trovare raccolte di minerali, rocce e fossili, e farsi un’idea più completa della differenza tra le due coste dell’isola, quella dura del nord e la più delicata del sud.
Da non perdere il nuovo Museo Hernandez Sanz, in pieno centro a Mahon, dove vengono raccolte tutte le testimonianze dell’importante dominazione ed eredità architettonica, storica e culturale inglese dell’isola.
Se invece volete vedere da vicino come si viveva in un faro fino a pochi anni fa (l’ultimo guardiano abbandonò Cavalleria nel 1989) potete visitare il Centro Culturale Cabo de Cavalleria, realizzato all’interno di quella che era una delle due abitazioni dei guardiani fino all’avvento dell’automatizzazione.
Il Centro si trova proprio accanto al faro, e vi darà inoltre la possibilità di vedere alcune strutture costiere difensive e lo splendido paesaggio che circonda questo meraviglioso luogo.
L’idea di sapere come un tempo si viveva a Minorca è una curiosità cui si può facilmente dare risposta: visitate il palazzo nobile Palau Olivar, nel pieno centro di Ciutadella.
Il palazzo, abitato ancora in parte dalla famiglia Olivar, è il simbolo architettonico di una delle famiglie più ricche ed importanti dell’isola da sempre. Protagonisti della vita culturale e sociale sin dai tempi delle dominazioni inglesi, gli Olivar hanno aperto le porte di questo splendido palazzo che affaccia sulla piazza della Cattedrale, ricreando quella che può ricordare una piccola Versailles (tutti gli elementi all’interno del museo, dai mobili ai quadri, lampadari, attrezzi da lavoro, etc… è di proprietà della famiglia).
Il percorso talayotico
Senza dubbio il più affascinante dal punto di vista storico-archeologico dell’isola, in questo caso un vero e proprio museo a cielo aperto.
Da non perdere la Naveta de Tudons, il monumento funebre più conosciuto dell’isola, per essere un sepolcro che solo si trova a Minorca: secondo gli esperti la Naveta è l’edificio funerario integro miglior conservato e più antico d’Europa.
Insolite, affascinanti e misteriose sono le grotte che compongono la Necropoli di Cala Morell: si tratta di grotte scavate artificialmente nella parete di un burrone, che formano uno dei più grandi e misteriosi cimiteri preistorici dell’isola: a tale scopo venne usato dall’epoca naviforme (1700a.C. Circa) fino al II secolo d.C.
Infine, il più grande nucleo urbano dell’epoca talayotica di Minorca: Torre d’en Galmès. Il sito viene datato al 1700 a.C. e secondo gli esperti è stati abitato fino al 1400 a.C. di questo lungo periodo si conserva un ipogeo, una zona di raccolta dell’acqua.
La cisterna venne utilizzata anche in epoca tardo-romana, e resti di ceramica araba testimoniano l’attività urbana del sito nel II secolo d.C.
Percorso fortificato
Accoccolata nel Mediterraneo, Minorca ha dovuto difendersi da pirati, dominazioni, incursioni etc… prova ne sono le costruzioni fortificate che si trovano sull’isola.
Esempio di questo sono i vari appostamenti da batteria che si trovano, ad esempio, accanto al faro di Cavalleria, o le torri d’avvistamento che seguono il perimetro minorchino.
Da vedere in questo percorso il Fort Marlborough. Situato nella parte meridionale dell’ingresso al porto di Mahon, a Cala Sant Esteve, fu costruito dagli inglesi tra il 1720 ed il 1726. deve il suo nome a Sir John Churchill, il generale britannico più noto dell’epoca.
Il forte faceva parte, con il Castillo de Sant Felipe e la Torre Stuart della linea d’avvistamento e di protezione del porto di Mahon.
La Torre di Fornells è una delle torri d’avvistamento prima citate. Si tratta di un tipo di fortificazione costiero, costruito dagli inglesi nel 1802. la torre di Fornells è una delle più grandi e meglio conservate di tutta l’isola.
Il segreto di Pulcinella di questo percorso sono le mura di Ciutadella. Si tratta di mura di cinta di epoca medievale, costruite nel XIV secolo e distrutte dal saccheggio turco del 1558.
I baluardi di Sa Font e Del Governatore sono le due uniche parti ancora intatte delle antiche mura, demolite in gran parte nei secoli XIX e XX, per cedere il passo alla città in crescita.
Percorso britannico
La dominazione inglese, la più lunga sull’isola ha lasciato dietro di se grandi ed importanti testimonianze culturali ed architettoniche.
Il Museo Militare di Minorca, ad esempio, che occupa l’antica caserma che si affaccia sulla piazza di Es Castell. Costruito nel 1771 consta di 19 sale espositive, dove è possibile ammirare l’evoluzione della storia di Minorca dalla preistoria al secolo XX, e come l’isola si sia adattata alle diverse epoche e dominazioni straniere.
Il Lloc de Sant Antoni si trova nella parte settentrionale del porto di Mahon, conosciuta anche come S’altra banda. Secondo la leggenda qui si amarono Lord Nelson e Lady hamilton nell’estate del 1800: per questo motivo è anche conosciuto come The Nelson’s House o the Golden farm.
Sicuramente uno dei lasciti più importanti della dominazione britannica è il Camì d’en Kane: una via che taglia l’isola a metà e porta da Mahon a Ciutadella.
Voluto e costruito dal Governatore Richard Kane nel secolo XVIII è ancora oggi uno dei tratti più affascinanti e caratteristici dell’isola.
Percorso religioso
La società, e soprattutto la nobiltà minorchina ha sempre stretto forti legami con il potere della chiesa, prova ne sono gli splendidi edifici che ancora oggi si possono vedere, come la splendida Cattedrale di Ciutadella.
Sempre a Ciutadella, da vedere il Convento ed il Chiostro di Sant Augustì. La iglesia del Socors, annessa al chiostro è rinascimento allo stato puro. Al suo interno reperti del Museo diocesano.
La Chiesa di Sant Francesc, a Mahon è fondata sul più antico convento della città, costruito nel 1459 da 12 religiosi. La chiesaa vera e propria venne eretta nel 1719.
La Parrocchia di Santa Maria, costruita tra il 1748 ed il 1750 sui resti di una anteriore, in stile gortico. Dal 16 maggio al 31 di ottobre vi si tengono splendidi concerti d’organo.