2Move di Ciutadella: Elena e Diego si raccontano
di Gloria Vanni
Nome: Elena e Diego
Cognome: Baracco e Degiovanni
Nati a: Casale Monferrato (Alessandria)
Professione prima di venire a Minorca: architetto e ballerina lei; giocatore di pallacanestro e personal trainer lui
Professione a Minorca: insegnanti di yoga e proprietari della palestra 2Move a Ciutadella
Lei bionda e occhi azzurri, lui bruno e occhi scuri. Entrambi classe 1985, nati a Casale Monferrato, città in provincia di Alessandria dove è consuetudine dirsi «siamo vicini al mare e alle montagne». In realtà si è vicini a risaie e colline dove si producono ottimi vini come Barbera e Grignolino.
Si conoscono da ragazzini e un altro loro denominatore comune è… la bellezza, non solo esteriore. Finite le scuole superiori, Diego sceglie la pallacanestro e per 9 anni gioca in serie B e vive in altrettante città. Consapevole che lo sport professionistico ha dei limiti d’età, inizia a studiare per diventare preparatore atletico e personal trainer. Elena intanto pratica danza, si laurea in architettura e lavora come architetto a Milano per importanti studi che si occupano di progetti come il quartiere residenziale di City Life e i negozi di Giorgio Armani.
Si ritrovano per una passione comune: lo yoga. Così decidono di seguire corsi per diventare insegnanti di yoga e acroyoga, pratica che combina yoga e acrobatica e si fa in coppia. Cupido lancia la sua freccia e dal 2012 vivono insieme in un monolocale a Milano. Condividono anche un’altra passione: viaggiare.
L’India nel 2011 è il loro primo viaggio insieme. Elena racconta: «Si viaggiava senza cellulare, avevamo solo la guida Lonely Planet, era più facile disconnettersi dal quotidiano. Poi, nel 2014 abbiamo fatto un bellissimo viaggio in Marocco e abbiamo iniziato a progettare la nostra “fuga”, il nostro cambiamento di vita. A gennaio 2015, terminati alcuni progetti di formazione, siamo partiti per il Costa Rica e ci siamo resi conto che volevamo un’isola e volevamo essere vicini alle nostre famiglie. Volevamo un posto per fare un reset mentale e creare una famiglia, un luogo con una biodiversità straordinaria. Abbiamo guardato il mappamondo e ci siamo detti: andiamo a Minorca!».
A marzo 2015 sbarcano a Minorca e il loro soggiorno è scandito da due settimane di pioggia e tramontana, un febbrone di Elena e comunque sentono l’isola in tutta la sua bellezza. Diego precisa:
«Proviamo a stare, ci siamo detti, e vediamo se piacciamo alla gente. Organizzavamo classi di yoga all’aperto, al Castillo, e andavamo a domicilio. Un giornalista ci ha visto e ha scritto di noi. Abbiamo avuto segnali chiari che il nostro progetto piaceva. Ci hanno aperto tante porte, tanti sono diventati clienti e amici. Era quello che desideravamo. Il posto è fondamentale ma per “sentirsi a casa” deve esserci un tessuto sociale e tante persone ci hanno fatto sentire a casa».
Arriva il freddo, si fa per dire, Elena e Diego affittano una saletta per fare i loro corsi. Poi, al numero 96 di Carrer de Gustavo Mas Salesià a Ciutadella trovano il loro spazio ideale, oltre 200 metri quadrati per fare 4 tipi di yoga, allenamenti di gruppo e lezioni personali, da lunedì a venerdì, dalle 9.30 alle 21, con una pausa a metà pomeriggio e aperto tutto l’anno. Inizia a funzionare a maggio 2016, è in affitto con l’opzione di acquisto. Acquisto fatto a dicembre 2019. Si chiama “2Move“, nome che è sinonimo di muoversi, movimento, due persone.
Si guardano negli occhi che sprizzano serenità e Elena aggiunge:
«Volevamo creare qualcosa di nostro, volevamo stare più insieme. Dovevamo aprire a marzo ma abbiamo vinto un concorso di acroyoga e siamo andati a Bali e in Indonesia Diego mi ha chiesto di sposarlo. Ci siamo sposati a Minorca il 2 giugno 2018, in comune a Ciutadella, e poi abbiamo organizzato tre giorni di festa in una fattoria vicina al faro di Cavallería. Che fiesta e comunque questi sono i 4 anni più belli della mia vita. Lavorare insieme mette a dura prova la relazione tra due persone: sei ancora di più io e te, te e io. Devi mantenere l’equilibrio di coppia, devi lavorare su di te e sull’altra persona. Non è una cosa semplice e per tutti».
Qual è l’iter burocratico per sposarsi a Minorca, Elena?
«Per sposarsi a Minorca occorre avere molta pazienza! Le attese sono lunghe perché bisogna richiedere tutti i documenti in formato internazionale e bisogna passare attraverso il Consolato Italiano a Barcellona che sembra aperto pochi minuti la settimana… Ci abbiamo messo un anno per avere i documenti necessari».
Se ti chiedo di fare un bilancio professionale, Diego, cosa rispondi?
«Noi offriamo qualcosa che è sempre richiesto: yoga e benessere. Qui ci sono una bella energia e un equilibrato numero tra donne e uomini: sono oltre 100 le persone iscritte che fanno lezioni di gruppo o personali. Siamo felici, le cose stanno andando bene, la gente ci ha accolto subito con affetto e fiducia».
E se Diego si definisce una persona interessata a benessere fisico e buona cucina, Elena dice di sé: «Non ho paura di fare le rivoluzioni, non è mai troppo tardi per niente e sono portatrice sana di questo pensiero».
È semplice aprire una società a Minorca?
«Aprire un progetto come il nostro è semplice. Siamo una “comunidad de bienes” che è uno dei modi più semplici di fare società e abbiamo aperto la nostra posizione personale di liberi professionisti (autonomo). Detto ciò, le tasse sono salate anche qui e Minorca non è un paradiso fiscale».
Cosa vi ha fatto innamorare di Minorca?
Diego. «Mi piace la natura e la semplicità dello scorrere della vita che ha ritmi più lenti e umani. Poi, mi piacciono i minorchini che non si aprono subito e a chiunque. Però, quando si aprono sono un tesoro, come quest’isola».
Elena. «A me piace molto la natura. Poi, amo la possibilità di stare scalza tutto l’anno: mi dà tranquillità e pace, è una cura. Mi piace molto anche la gente: ci hanno aiutato tutti subito».
Cosa consigliereste a chi sogna Minorca come possibile luogo di vita e di lavoro?
«Occorre avere un bel progetto: l’ennesimo bar è dura! Bisogna trovare il modo di differenziarsi, avere un pizzico di originalità e creatività aiuta. Quindi, bisogna sapere parlare spagnolo, anche basico. Devi avere un’idea diversa dal solito: lo yoga con le tele, per esempio, è una novità a Minorca».
Un’altra novità sono i “camp“, cinque giorni di yoga, meditazione e movimento aperti a tutti nella natura di Minorca. Un successo le prime tre edizioni a fine giugno, primi di luglio.
Ora Elena e Diego guardano al prossimo anno e intanto lavorano su fisico, mente, spirito, propri e altrui. E se lo yoga è equilibrio dell’anima, loro hanno il dono di avere consentito alle proprie attitudini di esprimersi sull’isola più riservata delle Baleari, Minorca appunto. Un luogo magico, con un’energia speciale, che ti fa innamorare o semplicemente ti allontana. In ogni caso ti sceglie, come è accaduto a noi. La sensazione di essere eletti, tuttora viva, è bellissima.
E poco importa se io sono una fan del pilates e loro dello yoga. L’importante è stare bene e sentirsi a casa, nella propria pelle e nel mondo.