Sette misure per frenare la massificazione turistica

Rinforzare l’ispezione turistica o regolare l’entrata di veicoli a motore nell’isola sono alcune delle misure proposte.

Més per Menorca ritiene che sia necessario porre fine al sovraffollamento turistico per andare verso la sostenibilità, che dovrebbe essere al centro di tutte le politiche condotte sull’isola, con l’obiettivo di consolidare e rafforzare il modello di sviluppo che armonizza usi umani e patrimonio naturale.

Per questo ha presentato sette proposte da discutere con la società minorchina e cercare un accordo con le diverse forze politiche, che discuterà con i suoi membri nell’assemblea che si terrà il 18 settembre.

Quest’estate il sovraffollamento turistico è stato evidente e ha provocato tutti i tipi di commenti tra gli abitanti dell’isola.

Més per Menorca ritiene che questo sia stato il culmine di un cambiamento nel modello turistico dell’isola: il turismo all-inclusive e dei tour operator è stato residuale e, al contrario, il visitatore che prende la macchina, viaggia, visita le cale incontaminate e i centri storici delle città è diventato più importante.

Questo nuovo profilo ha alcuni vantaggi ma, allo stesso tempo, ha un maggiore impatto sul territorio, le risorse naturali e le infrastrutture e i servizi dell’isola, così come i problemi di convivenza dei cittadini che, in alcuni casi, può generare.

Come base per il dibattito aperto, che sarà trattato anche dal Consiglio di Minorca, questo gruppo politico propone:

  1. Creare uno “scambio di località turistiche” gestito dal Consell Insular in modo che, per registrare una nuova località turistica, almeno una obsoleta deve essere cancellata, un sistema che già funziona in altre isole.
  2. Rafforzare l’ispezione turistica per combattere più efficacemente l’offerta illegale, soprattutto di affitti di vacanze.
  3. Limitare l’ingresso di veicoli a motore sull’isola durante l’estate, compresi i veicoli a noleggio, come si sta già facendo a Formentera e come ha chiesto Ibiza.
  4. Limitare l’accesso dei veicoli a motore a certe zone, principalmente nei parcheggi delle spiagge e le strade che vi conducono, come si fa già da qualche stagione a Macarella e Favàritx.
  5. Aumentare in maniera sostanziale le risorse destinate al trasporto pubblico: per poter programmare più frequenze, prezzi più accessibili, migliori misure di fidelizzazione per gli utenti abituali e facilitare l’accesso a zone che non possono essere raggiunte dal trasporto privato, è necessario aumentare l’offerta di una competenza che è “sottofinanziata”.
  6. Regolamentare la capacità di ormeggio delle imbarcazioni, sulla base di un’analisi della capacità di carico di ormeggio delle coste dell’isola. Non si può continuare a costruire ormeggi se la capacità di carico degli ancoraggi ha già raggiunto la saturazione.
  7. Aumentare la tassa sul turismo sostenibile (STI) per quei segmenti che contribuiscono maggiormente al sovraffollamento turistico. Allo stesso tempo, si propone che una parte del STI sia sovvenzionata per quelle imprese che hanno dimostrato pratiche più sostenibili (per esempio, quelle che aderiscono al marchio della Riserva della Biosfera di Minorca).

Il portavoce di Més per Menorca nel Consiglio, Josep Juaneda, ha dichiarato che è necessario agire per preservare il modello della Riserva della Biosfera di Minorca.

Per questo motivo, la legge sulla Riserva della Biosfera di Minorca consentirà di avere molti degli strumenti necessari per gestire il turismo di Minorca in modo coerente, come la limitazione dell’ingresso di veicoli a motore sull’isola durante l’estate.

Da parte sua, il portavoce in Parlamento, Josep Castells, ha aggiunto che le misure proposte sono tecnicamente e legalmente fattibili e la maggior parte di esse rientrano nella competenza delle amministrazioni insulari o regionali; dipendono solo dalla volontà politica di promuoverle.

Fonte: Menorca al Dia