Sono 8 i comuni di Minorca: viaggio da Mahon a Ciutadella, passando per Es Mercadal e Fornell…
Su una superficie di circa 700 chilometri quadrati ci sono 8 comuni che, secondo l’ultimo aggiornamento demografico del 2020, sono abitati da 98.232 persone, di cui 14.446 provenienti dall’estero.
La popolazione di Minorca è in aumento, come i cittadini stranieri: è la cifra più alta degli ultimi 9 anni. Infine, sono almeno 31 le nazionalità presenti sull’isola. Tanto che, per promuovere la convivenza tra le diverse nazionalità, il comune di Mahon pubblica il calendario interculturale 2021. Tuttavia il calendario per tutti (in minorchino) “dimentica” però le feste ebraiche, il 25 dicembre e il 12 ottobre, festa nazionale spagnola in cui si commemora l’incontro tra la cultura europea e quella americana. A dire la verità, il melting pot continua.
Un crogiolo culturale nel cuore del Mediterraneo
Minorca è da sempre una terra ambita al centro del Mediterraneo. E le diverse culture che nel corso dei secoli si sono insediate sull’isola hanno lasciato una loro impronta nei centri urbani.
Perciò, gli 8 comuni di Minorca sono da scoprire per capire dove trascorrere una o più vacanze se, come spesso accade, te ne innamorerai. Allo stesso modo, sono cittadine con caratteristiche diverse e vanno conosciute per capire dove per esempio acquistare la propria casa da sogno. E ancora, sono città distanti solo 52 chilometri ma visitarle è utile anche per comprendere (anche) l’idiosincrasia dei cittadini di Ciutadella verso quelli di Mahon e viceversa.
A dispetto delle incompatibilità, vediamo ora alcune caratteristiche salienti degli 8 comuni di Minorca e di ognuno ti segnalo un indirizzo per me prezioso: un hotel del cuore dove vorrei trascorrere almeno una notte!
Da Ciutadella a Mahon passando per…
1. La nobile e turistica Ciutadella
Ciutadella si trova all’estremità occidentale di Minorca e guarda la sorella maggiore, Mallorca. Per osservare il suo passato nobile e ecclesiastico, basta girare per il bellissimo centro storico fatto di marés, la pietra tradizionale dell’isola. Fai tappe alla cattedrale, al vescovado, al seminario, al mercato del pesce e gira per viuzze del “casco antiguo” che ricordano un lontano passato. Ciutadella è la città turistica per eccellenza di Minorca. A volte trovare parcheggio è una impresa però se vuoi vita e movida, è qui che devi fermarti.
▲ Infinito Hotel Boutique, C/Sant Onofre 16
2. Mahon e il suo lunghissimo fiordo
Fin dalla prima dominazione inglese nel 1722, Mahon diventa la capitale amministrativa dell’isola. È un balcone sul fiordo lungo quasi 6 chilometri, il più lungo d’Europa. Puoi ammirarlo da spettacolari belvederi come quelli in Plaza de la Conquesta, Plaza Miranda e dal convento di Sant Francesc, sede del Museo de Menorca. Mahon ha una intensa vita culturale e l’amore dei mahonesi per l’arte trova la sua massima espressione nel Teatro Principal, il più antico teatro d’opera di Spagna. Città commerciale con un’anima borghese, racconta il suo piacere di vivere nei palazzi signorili affacciati su carrer Isabel II. Appartengono al comune di Mahon Llucmaçanes e San Climent, paesini bianchi e in stile minorchino.
▲ Casa Albertí, C/ Isabel II nº 9
Il centro dell’isola? Ai piedi del Monte Toro!
3. Es Mercadal e Fornell, il cuore dell’isola
Situata ai piedi della montagna più alta di Minorca che ospita il Santuario della Vergine del Toro – offre una panoramica a 360° e stupendi tramonti – Es Mercadal è una cittadina bianca. È sorvegliata da un mulino della prima metà del ‘900 e di fronte c’è la parrocchiale, la chiesa di Sant Martí, in stile rinascimentale. Anche Es Mercadal si perlustra a piedi e il giovedì c’è il rito del mercato: pomeriggio e sera in estate, la mattina il resto dell’anno. È l’ideale punto di partenza per percorrere il Camí d’en Kane, strada che la unisce a Mahon e attraversa un paesaggio rurale incantato. E per scoprire la costa settentrionale, con il candido villaggio di Fornell, e quella meridionale passando per Es Migjorn Gran.
4. Es Migjorn Gran, il più ricco di storia
Un comune nato nel 1769 intorno alla chiesa per evitare, si dice, che la popolazione rurale si trasferisse nella vicina Ferreries. Con una densità di 5 monumenti megalitici per chilometro quadrato, è l’area più ricca delle Baleari di resti preistorici. Come la grandiosa Cueva des Coloms, la sala ipostila di Binigaus, il colossale talaiot (costruzioni preistorica a forma di torre) di Sant Agustí Vell. La statale 18 ti porta anche alla spiaggia di San Tomás.
▲ Hotel Rural Binigaus Vell, Es Migjorn Gran
5. Ferreries, il comune più alto, e Cala Galdana
Bianco, come gli altri comuni minorchini, con i suoi 141 metri di altitudine è il centro abitato più alto di Minorca. Plaça Espanya è il punto di riferimento del centro storico sorvegliato dalla settecentesca chiesa di San Bartolomeo. Al numero 2 di Carrer Mallorca trovi il Centro di Geologia di Minorca, creato per promuovere educazione ambientale e geologia sotto forma di mostra permanente. Da non perdere il barranco d’Algendar, una delle gole più spettacolari dell’isola. Con i suoi 6 chilometri di lunghezza, arriva fino alla costa meridionale: a Cala Galdana, una delle spiagge più turistiche, il torrente incontra il mare.
▲ Hort San Patrici, Camí de Sant Patrici s/n
Alaior è la culla del formaggio di Minorca
6. Alaior, dal Medioevo alla spiaggia di Son Bou
La città medievale di Alaior, la terza per numero di abitanti, cresce attorno alla parrocchia di Santa Eulália, situata sul punto più alto della collina di Ihalor, da cui il nome Alaior. I suoi abitanti hanno uno spiccato spirito imprenditoriale e Alaior è la culla del rinomato formaggio “Queso de Menorca”, di salumi e gelati, calzature e bigiotteria. Ricca è l’atmosfera culturale grazie alle iniziative promosse da sindaci lungimiranti. Al comune appartengono la più lunga spiaggia di Minorca, Son Bou, e la meta prediletta degli Inglesi, Cala en Porter.
▲ Menorca Experimental, Camino de Llucalari
7. Sant Lluís, un inno alla semplicità
Case bianche e strade strette che s’intersecano l’una all’altra sono eredità dei francesi che la fondarono durante la guerra dei sette anni (1756-1763). Sant Lluis è un inno alla semplicità e alla bellezza delle cose rappresentata nel Molí de Dalt, l’antico mulino oggi museo etnologico che sorveglia l’entrata del paese. Appartengono a questo comune le più belle spiagge della costa meridionale: da Punta Prima a Binidalí.
▲ Hotel Cugó Gran Menorca, Camí de Sa Forana
Es Castell è la prima località in Spagna a vedere l’alba
8. Es Castell, la cittadina con tre nomi
Georgetown dal 1771, Villacarlos e Es Castell (dal 1989) sono i nomi della cittadina che, grazie alla sua posizione geografica, è la prima località in Spagna a vedere l’alba ed è quindi il vero Levante spagnolo. È un altro gioiello minorchino che nel 2021 festeggia 250 anni dalla sua fondazione. Es Castell guarda al mare, soprattutto al monumentale fiordo naturale di Mahón e possiede architetture con reminiscenze britanniche: il municipio rosso, il museo militare, le tipiche finestre a saliscendi o a ghigliottina. Il vecchio molo dei pescatori, Cales Fonts, che è diventata una delle mete più scenografiche in estate. Infatti, le terrazze di ristoranti e bar si specchiano sul mare e le grotte che in passato ospitavano le barche oggi accolgono negozi di moda e di artigianato.
▲ Biniarroca Hotel Rural, Camí Vell de Sant Lluís 57
Sei arrivato alla fine? Complimenti! Quando sarai a Minorca, mettiti in ascolto di suoni, rumori, melodie. Assapora profumi, odori e sapori e lascia che natura, paesaggi, cittadine, persone ti raccontino le loro storie. Buona Minorca!