Scoperto a Mahon un tunnel utilizzato come rifugio antiaereo
Il Comune di Mahon ha rivelato, questo martedì, la scoperta di un tunnel utilizzato come rifugio antiaereo durante la guerra civile, con ingresso nella Escola d’Adults.
Si tratta di una scoperta storica fatta da un gruppo di archeologi, guidati da Miquel López e Carlos Salord, che hanno ricevuto una sovvenzione dal Consiglio nel 2019.
Miquel López ha assicurato che il lavoro e catalogazione per il Comune sui tunnel della guerra è ancora in corso e non è ancora terminato, ma oggi è già stato possibile visitare il tunnel che aveva un accesso attraverso il CEPA Joan Mir i Mir.
“È un tunnel che fu costruito durante la guerra civile, tra il 1936 e il 1939, e la cui funzione era quella di rifugio per le bombe degli aerei che venivano a bombardare da Maiorca“, ha spiegato Miquel López.
È una struttura difensiva molto importante per la gente che viveva a Mahon.
Carlos Salord ha spiegato che il fatto che fosse una scuola ha fatto sì che si prestasse più attenzione nel terminarlo e lasciarlo in buone condizioni affinché i bambini potessero continuare le loro ore di scuola.
Aggiunge poi che si sta realizzando una mappatura generale di tutta la città e risulta che il tunnel usciva da carrer Sant Joan e che poi, in un determinato punto, andava verso camí des Castell, e in un altro verso Santa Eulàlia.
Salord ha aggiunto che il tunnel aveva tre entrate nella galleria principale ed è un dato molto curioso perché dai sotterranei delle altre case si apriva un muro tra di esse per poi andare da un sotterraneo che non era dotato di una galleria, a un altro che invece l’aveva.
Così, in molti casi, il tunnel era accessibile da proprietà private.
Lo studio è iniziato un anno fa e dovrebbe terminare entro un paio di mesi.
Questo lavoro è possibile grazie alle persone che permettono l’accesso alle loro case e agli anziani che fanno lo sforzo di ricordare come erano le cose allora.
Il sindaco Héctor Pons ha commentato dopo la visita che è “importante realizzare questo lavoro di ricerca per non perdere la memoria storica che ancora esiste nella città“.
Fonte: Menorca al Dia