Salvatore: ho detto addio al grigiore della Brianza e mi sono trasferito a Minorca
A cura di Maricla Pannocchia
Salvatore non è scappato dall’Italia perchè non trovava lavoro o per via di un’insoddisfazione generale ma perchè stufo del “grigiore” della Brianza. “Sono andato in Spagna numerose volte e me ne sono innamorato”, racconta l’uomo, “Dapprima pensavo di trasferirmi alle Canarie, poi ho optato per Minorca, la più tranquilla delle Isole Baleari”.
Adesso Salvatore vive a Minorca con la moglie e gestisce la sua attività, “Saba Experience Minorca”, che permette ai visitatori di esplorare l’isola dal mare, praticando sport acquatici o facendo l’aperitivo al tramonto. Salvatore ci racconta che trovare alloggio è diventato, ormai, molto difficile ma che Minorca è un’isola che offre molto, anche dal punto di vista culturale, specialmente in estate, “basta informarsi e non fermarsi alle spiagge di cui si legge ovunque”. Fra gli aspetti negativi del vivere lì c’è un lavoro all’80% stagionale e un inverno lungo, per chi decidere di passare tutto l’anno a Minorca.
Ciao Salvatore, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…
Ciao, sono Salvatore, ho 33 anni e vengo dalla provincia di Monza.
Perché hai deciso di lasciare l’Italia?
Quando vivevo in Italia facevo il benzinaio, il meccanico, il falegname… niente di speciale ma mi piaceva abbastanza il mio lavoro. Tuttavia, ogni occasione era buona per scappare dallo smog e dalla pioggia.
Quindi la ragione principale che mi ha fatto decidere di lasciare l’Italia è stata il clima. Non sopportavo più il “grigiore” della Brianza e dopo numerosi viaggi in Spagna e nelle sue isole me ne sono innamorato.
Cercavo un’isola tranquilla, all’inizio optavo per le Canarie, ma poi ho pensato alla distanza e alla quantità eccessiva di italiani, allora ho pensato alle Baleari e delle quattro la più tranquilla e naturale era sicuramente Minorca.
Come ti sei organizzato prima della partenza?
Ci volle circa un anno per lasciare la nostra vita in Italia, fare un sopralluogo nell’estate 2015 e cercare casa e lavoro a Minorca. All’inizio trovammo una casa solo per 3 settimane perché nessuno ci affittava una casa dall’Italia per tutto l’anno (e nemmeno volevamo affittarla alla cieca). Caricammo l’auto con tutte le nostre cose più il rimorchio con la mia moto e prendemmo la nave che partiva da Genova facendo scalo a Barcellona e, dopo due giorni di viaggio, arrivammo a Minorca. Era marzo 2016.
Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?
Molti se lo aspettavano, data la mia grande passione per i viaggi e la mia sempre più crescente voglia di andare a vivere in un posto di mare. C’era un po’ di preoccupazione da parte dei miei genitori per l’adattamento in un posto nuovo e con un’altra lingua, ma sparì poco dopo.
Dove abiti precisamente e di cosa ti occupi?
Vivo a Cala en Porter, un’urbanizzazione del comune di Alaior. Attualmente ho una barca con cui faccio escursioni per le spiagge della costa Sud dell’isola. La mia attività si chiama “Saba Experience Menorca”e, partendo dalla spiaggia di Cala en Porter, offro differenti servizi tra cui l’aperitivo esclusivo al tramonto, sport acquatici come il subwing e la giornata intera di navigazione nelle calette più spettacolari di Minorca.
Come valuteresti il rapporto costo/qualità della vita?
Il costo della vita è notevolmente aumentato negli ultimi anni ma con due stipendi normali si vive più che bene. Qui, soldi a parte, la qualità della vita è impagabile: aria pulita, clima mediterraneo e la tranquillità di un’isola poco abitata.
È facile trovare un alloggio lì? Quali sono i prezzi medi?
Trovare alloggio è diventata una vera impresa e i prezzi di un appartamento hanno raggiunto una media di 650/700 Euro il mese e il problema principale è che i proprietari di case (tanto appartamenti come ville e villette) preferiscono affittare settimanalmente durante l’estate piuttosto che tutto l’anno, aumentando notevolmente gli introiti.
Ci sono dei quartieri che consiglieresti per vivere bene spendendo il giusto?
Viste le dimensioni dell’isola e delle città, non ci sono veri e propri“quartieri”, ma parlerei piuttosto di una distinzione tra città e urbanizzazione. In città, quindi, è dove si trova la maggior parte degli appartamenti in affitto perché nelle zone più vicine al mare sono quasi tutte villette che si affittano solo nel periodo estivo, anche se qualche eccezione non manca, per fortuna.
Come valuteresti servizi come la sanità, la burocrazia e i mezzi pubblici?
La sanità, per quanto riguarda la mia personale esperienza, è molto buona rispetto a quella italiana, grazie anche alla poca densità di popolazione dell’isola, anche se l’offerta è limitata e per casi un po’ fuori dalla norma bisogna andare a Palma. I mezzi pubblici (autobus) collegano bene o male tutte le principali città e urbanizzazioni, ma non c’è una grande frequenza per cui è difficile trovare soluzioni comode. Tuttavia, adesso sono addirittura gratuiti per i residenti, quindi non ci si può lamentare. Per quanto riguarda la burocrazia dipende molto dal tipo di servizio,ma a volte l’attesa può essere molto lunga e stressante.
Come sei stato accolto dalla gente del posto?
Gli isolani, si sa, sono sempre un po’ chiusi verso chi viene da fuori ma, dopo aver dimostrato rispetto e interesse per la cultura e le usanze locali, sono stato molto ben voluto e accettato.
Cosa si fa, a Minorca, nel settore culturale, artistico e dell’intrattenimento?
L’isola, soprattutto d’estate, offre molto intrattenimento come concerti, feste patronali, sport acquatici e le classiche attività di un posto di mare d’estate. A livello culturale abbiamo il Teatro lirico di Mahòn che offre spettacoli tutto l’anno, così come i vari auditorium di ogni comune la cui offerta varia dalla musica, alla poesia al teatro. Le iniziative, se ci s’informa, sono molte, sia per gli adulti sia per i bambini, magari all’inizio è difficile scoprirle ma una volta integrati nella comunità, le notizie girano. Si possono anche visitare i vari siti archeologici dell’isola, la sua fortezza militare e i suoi musei e le chiese.
Che consigli daresti a chi sogna di trasferirsi lì?
Per vivere a Minorca bisogna accettare completamente il suo stile di vita e la sua cultura, bisogna abituarsi all’idea che principalmente il lavoro è all’80% stagionale e che l’inverno può essere molto lungo se si decide di rimanere sull’isola tutto l’anno: non si può pensare di trasferirsi qui per fare il turista per sempre.
Come funziona, anche dal punto di vista pratico, per vivere e lavorare a Minorca?
La prima cosa da fare per lavorare sull’isola è richiedere il NIE (número identificativo de “estranjero”) che ti dà il permesso di lavorare regolarmente, avere un contratto di affitto, attivare un’utenza, etc. Poi (non obbligatorio ma consigliato) ci si può registrare all’AIRE di Barcellona, come italiano residente all’estero. Bisogna fare la tessera sanitaria e farsi assegnare un medico.
Che consigli daresti a chi sta organizzando il primo viaggio sull’isola?
Chi sogna di visitare Minorca deve tenere in considerazione che luglio e agosto sono i mesi più affollati, ma basterebbe evitare le spiagge più gettonate che pubblicizzano in ogni dove. Minorca ha più di cento spiagge una più bella dell’altra. I prezzi, si sa, in piena estate sono molto più alti rispetto al resto dell’anno ma vale la pena una visita anche fuori stagione, soprattutto per chi ama camminare nella natura. Sicuramente consiglierei un’escursione in barca per godere di posti fantastici difficilmente raggiungibili a piedi.
Hai avuto modo di visitare posti al di fuori dai sentieri più turistici, da consigliare ai nostri lettori?
Ovviamente in questi anni di esplorazione dell’isola ho scoperto posti incredibili e molto poco turistici: mi sento di consigliare di non voler andare a vedere per forza quella determinata spiaggia di cui abbiamo letto, ma andare a ricercare il proprio posto magico. E, fidatevi, Minorca ne è piena.
Come hai superato le difficoltà?
Fortunatamente non ho mai avuto grandi difficoltà dal giorno del mio trasferimento. Ho sempre lavorato e con mia moglie ci siamo sempre sostenuti a vicenda davanti a qualsiasi imprevisto.
Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?
Ho imparato che Minorca è un posto meraviglioso dove poter vivere, se cerchi la connessione con la natura, cibo sano e aria pulita,ma attenzione, è pur sempre un’isola di 700 chilometri quadrati e a volte può risultare un po’ stretta.
Progetti per il futuro?
Nel mio futuro c’è la mia nuova attività, il sogno di una vita, la possibilità di lavorare a contatto con le persone, offrendo momenti indimenticabili nel posto secondo me più prezioso di Minorca: il suo mare.
Per seguire e contattare Salvatore:
Instagram: @sabaexperiencemenorca
Sito web: www.sabaexperiencemenorca.com
E-mail: info@sabaexperiencemenorca.com