Sa Pedrera d’es Pujol, perla della ristorazione minorchina
Se vi trovate a Minorca e decidete di cenare in un ristorante romantico, squisito, chic ed accogliente dovete provare Sa Pedrera d’es Pujol, nel piccolo borgo di Torret (Sant Lluis), perla della ristorazione minorchina
Il ristorante nacque negli anni ’60 dai resti di una cava di Mares (la pietra tipica dell’isola, con la quale sono state costruite tutte le più antiche case e chiese), trasformata in “merendero“, un luogo dove gli hippies locali passavano i pomeriggi suonando la chitarra e bevendo birra accompagnata da piccole tapas.
Il patio interno, costruito all’ombra della pineta circostante, fece sì che ben presto anche i turisti si accorgessero di questo piccolo locale. Sa Pedrera d’es Pujol è passato attraverso diversi proprietari, fino ad arrivare agli attuali, che ne hanno fatto un vero e proprio gioiello gastronomico ed architettonico.
L’ingresso, ampio ma accogliente sorprende per l’idea di proporre una bella libreria in legno, dove sono raccolti tutti i libri di cucina (antichi e moderni, locali e stranieri) che lo chef ha raccolto durante i suoi studi a Madrid ed i suoi viaggi. Da qui ci si può dirigere verso le due sale: una più piccola e tutta nei toni chiari del bianco e dell’ecrù, ed una più grande, in cui l’atmosfera è decisamente più soft.
Luci basse, candele ai tavoli e splendide pareti a vetrate (che aprendosi in estate sul patio esterno, lasciano entrare la brezza isolana ed i profumi della terra minorchina), rendono il locale accogliente ed elegante al tempo stesso. Il servizio è impeccabile, ed il personale preparato anche a consigliare i diversi abbinamenti che può proporre il menù.
I propietari sono Daniel Mora, conosciuto come lo “chef artesano” (curatore di un blog gastronomico che porta lo stesso soprannome), e la sua compagna Nuria Pendás, che si occupa dell’ambiente e del personale. La cucina è eccellente: Daniel Mora, di madre minorchina e padre asturiano, strenuo difensore dei prodotti locali e di stagione, ha saputo conciliare cucina casalinga ed avanguardia culinaria.
Il suo obbiettivo mai nascosto è sempre stato, infatti, quello di recuperare le antiche ricette minorchine (che quasi nessuno fa più) e riproporle con piccoli tocchi di creatività: eccezionali sono l’ Oliaigua con higos (una minestra di pomodori accompagnata da fichi caldi, che un tempo mangiavano i contadini al ritorno dal lavoro nei campi), i Ravioli di Zucca o la Caldera de morena (zuppa di Murena).
Per quanto riguarda i secondi la scelta è ancor più ardua: si passa da una Razza al burro nero e capperi, al tradizionalissimo Filetto con formaggio di Mahon o alla Spalla d’agnello confit.
La carta dei dessert riflette tutta l’amore minorchino per i dolci: da provare la Tarta de manzana cocida al momento con salsa calvados y helado (una piccola tortina di mela cotta al momento e servita con una pallina di gelato alla vaniglia).
Il menù non è ampio, ma offre tre possibilità di scelta: il menù degustazione – in cui si assaggiano 6 piccole porzioni del meglio della cucina; il menù di stagione – in cui si propongono piatti realizzati esclusivamente con prodotti di stagione; ed il menù à la carte.
Prima di terminare la cena è d’ obbligo visitare la cantina, situata in una delle piccole cave di Mares originarie, ed in cui trovano posto ben 400 diverse etichette.
Camí des Pujol 14 – Torret, Sant Lluís, Tel: 971 15 07 17