Benedetta e Marco: Sa Bodega des Forn, Alaior

di Gloria Vanni

Nomi: Benedetta Frozzi e Marco Giordana

Nati a: Milano

Professione prima di venire a Minorca: proprietari e gestori di un agriturismo in Lombardia

Professione a Minorca: proprietari di Sa Bodega des Forn, Alaior

Lui ha sempre avuto la passione per la ristorazione, lei quella per gli animali e la terra. Perciò, dopo la laurea in Economia aziendale (lei) e l’esperienza nell’azienda paterna (lui), Benedetta e Marco Giordana decidono di andare a vivere in campagna, nella cascina dei nonni di lei, a Vittuone.

È il 2008. Iniziano a produrre mirtilli, ciliegie, verdure nell’orto e salumi. Quindi, il passo successivo è l’apertura di un ristorante che in due anni passa da 20 a 140 coperti, dal prezioso aiuto della mamma di Benedetta a uno chef con brigata di cucina.

Benedetta Frozzi e Marco Giordana

Perché passare da 20 a 140 coperti, Benedetta?

«Siamo nati piccoli per necessità, ovvero come agriturismo familiare con l’aiuto della mia mamma che è una bravissima cuoca. Poi, dato che funzionava, abbiamo deciso di ampliarci e continuare a offrire alle persone un posto dove godere della campagna. Il problema era che avevamo solo 50 ettari di terreno e migliaia di metri quadrati di costruzioni, cioè una cascina immensa, originaria del Settecento, che abbiamo mantenuto così com’era».

Una proprietà stupenda ma con altissimi costi di mantenimento. Perciò Benedetta e Marco avevano la necessità di fare crescere l’attività, magari dedicando uno spazio a eventi, creando un piccolo vivaio ma, racconta Benedetta: «Il Comune ci ha sempre chiuso la porta in faccia. Non avevamo un numero sufficiente di ore agricole per fare altro. Allora ho detto: “Basta, me ne vado, mi è passata la poesia, era fine 2022 e inizio 2023. Quando per l’ennesima volta in Comune mi hanno risposto “Sono problemi tuoi!”, sono tornata a casa e ho chiesto a Marco: “Vuoi ancora andare a Minorca? Andiamo!”».

Marco aveva da sempre il sogno di trasferirsi a Minorca, per lui meta di vacanze indimenticabili da quando era un bambino di otto anni. A giugno 2023, un amico, proprietario di S’algar Catering Menorca – una delle società di eventi e catering più qualificate dell’isola -, gli propone di di lavorare come manager. Marco accetta e Benedetta lo raggiunge a luglio con Pietro e Carlotta, i loro gemelli di nove anni, e i cani.

Vivono prima a Son Bou e poi a Alaior, nel centro storico, dove acquistano e ristrutturano una casa tradizionale su più piani. Lei ha fatto corsi di Home staging – l’arte di trasformare gli spazi in ambienti accattivanti e invitanti al fine di massimizzare l’appeal di un immobile in vendita o in affitto -, e Interior Design e questa è l’attività cui sogna di dedicarsi in futuro.

Benedetta Frozzi e Marco Giordana

Benedetta, come è stato l’inserimento di Pietro e Carlotta a Minorca e nella scuola?

«Ottimo! Avevano 9 anni quando sono arrivati in Spagna, avevano terminato la terza elementare e dovevano cominciare la quarta. Ci siamo consultati con psicologi e pediatri e tutti dicevano che era meglio che questi cambiamenti avvenissero entro i 10 anni. In quattro mesi parlavano già spagnolo e si sono inseriti così bene che pensavo di non lavorare il primo anno. Poi, però, ho conosciuto Mireille Robertson del negozio “Casa M” a Mahon e mi sono proposta per gestire il corner all’Hotel Villa Le Blanc Gran Meliá a Santo Tomas. Ho fatto la stagione e avrei anche potuto lavorare in un centro ippico ma ho deciso di cambiare e di uscire dalla mia comfort zone!».

La famiglia Giordana è composta anche da tre cani e Benedetta monta a cavallo non appena può. Mentre stanno ristrutturando casa, si presenta l’occasione del bar distante pochi passi, di proprietà di due sorelle di una certa età e quindi desiderose di cedere “baracca e burattini” e andare in pensione. Benedetta e Marco propongono loro di rilevare l’attività, raggiungono un accordo, a gennaio 2025 hanno le chiavi in mano e, dopo una veloce ristrutturazione, il 24 febbraio aprono Sa Bodega des Forn al numero 10 di Carrer des Forn. Aggiunge Benedetta, portavoce ufficiale della coppia mentre Marco si occupa di acquisti e gira tra un tavolo e l’altro:

«Volevamo un posto che fosse accogliente, caldo, dove ci sente coccolati. Puntiamo su prodotti italiani e minorchini di qualità. Un buon caffè per noi deve essere una coccola! Proponiamo la prima colazione in stile minorchino con pane e pomodoro, pane con avocado, bufala e pomodorini, pane con prosciutto e salsa olandese oltre a croissant, ensaimada, pane con burro e marmellata, torta del giorno. Per pranzo, invece, offriamo panini (normali e mini) alla minorchina (pomodoro e prosciutto, sobresada e formaggio, avocado, tonno e olive…) e all’italiana con prosciutto, brie, zucchine alla griglia e salsa tartara; prosciutto, formaggio di capra, rucola e paté di olive; speck, scamorza, rucola, senape… ».

Ho mangiato un panino con roast-beef, formaggio di capra, rucola e senape: un tripudio per le mie papille! Sono 18 tra panini e bikini (tramezzini). Di fianco a me c’era chi gustava un tagliere di bresaola, rucola e grana e un altro di salumi e formaggi con espressioni a dir poco estasiate.

Sa Bodega des Forn è aperto lunedì e martedì dalle 8 alle 14.30, mercoledì e giovedì dalle 8 alle 14.30 e dalle 18 alle 22, venerdì e sabato fino alle 23, domenica dalle 8.30 alle 13.30.

«In pratica non abbiamo giorno di chiusura! Vediamo cosa succede in estate. Ci piacerebbe ampliare l’orario dell’aperitivo e se lavoreremo di più la sera, allora valuteremo se fare un giorno di riposo. La mia idea è avviare il bar e in futuro dedicarmi a passioni come decorazione d’interni e ristrutturazioni. Il mio sogno sarebbe avere una casa di campo e trascorrere più tempo nella natura», aggiunge Benedetta.

Si vive bene ad Alaior, paese con le dinamiche di paese cui peraltro loro erano abituati avendo a lungo vissuto in campagna alle porte di Milano.

Cosa ti piace di Minorca, Benedetta?

«Io sono terra e Marco è mare e qui abbiamo entrambi ciò che più amiamo. Minorca è un’isola con un entroterra speciale. Amo la natura e mi sento in pace. Ci metti un po’, ma ci arrivi, ad abituarti al loro “poc á poc”, ai negozi chiuso il sabato pomeriggio. È un altro modo di vivere».

Consigli a chi desidera trasferirsi a Minorca?

«Devi essere predisposto mentalmente a fare un cambio di vita. Poi, ci vogliono uno o due anni per ristrutturare una casa. Se hai voglia di lavorare, in stagione lo trovi, è più complicato trovare un lavoro tutto l’anno».

Seduti ai tavolini del loro bar con l’aria che profuma di torta appena sfornata, Benedetta e Marco sorridono con quella luce negli occhi che solo chi ha avuto il coraggio di cambiare sa portare. «Abbiamo scelto la semplicità e la libertà. I gemelli vanno a scuola da soli, i cani sonnecchiano al sole. E noi? Siamo finalmente dove volevamo essere», chiosa Benedetta.

Nel bar che sa di casa e di sole, non si servono solo caffè e panini ma anche piccoli assaggi di felicità. Quella vera, fatta di scelte coraggiose, natura che abbraccia e vite vissute con il cuore. E se chiedi loro qual è il segreto, ti rispondono senza pensarci troppo: «Abbiamo smesso di aspettare il momento perfetto. Lo abbiamo creato».