Pizze artigianali e sapori di casa a Minorca: da Rojo Pomodoro
Di Gloria Vanni
Nome: Simona
Cognome: Campanini
Nata a: Tradate (Varese)
Professione prima di venire a Minorca: architetto
Professione a Minorca: imprenditrice e proprietaria della Pizzeria Rojo Pomodoro
Hai presente “Sliding Doors“, quel film del 1998 diretto da Peter Howitt con una stupenda Gwyneth Paltrow? Parla di destino e non accade solo al cinema. Infatti, ci sono momenti nella vita in cui vediamo un treno passare davanti a noi. A noi la scelta di prenderlo. A me è successo e più di una volta. La prima avevo 20 anni, ho ricevuto una telefonata e sono partita in barca a vela: cinque anni di vita e di lavoro. Ti è mai successo?
È capitato anche a Simona Campanini, architetto in provincia di Varese che a maggio 2014 arriva a Minorca con Victor, suo marito, con l’idea di guardarsi attorno. Vivono a Es Castell, se ne innamorano “poc a poc“, rimangono stupiti dalla gente che li saluta per strada senza conoscerli. Poi, a gennaio 2015 aprono Rojo Pomodoro.
Un locale operativo tutto l’anno con una precisa filosofia: poche cose e ingredienti genuini per pizze, focacce, calzoni, insalate e dolci casalinghi come tiramisù, panna cotta e crostate.
Nel 2016 l’incontro con Giovanni, classe 1985, appassionato di farine e pizze fin da ragazzino, con venti anni di esperienza e… l’unione fa la forza! Il pizzaiolo di Rojo Pomodoro lavora al bancone a vista e cuoce le pizze nel forno a pietra. In sala Simona riceve, consiglia e organizza le consegne a casa.
Infatti, calzoni, focacce e pizze – una trentina le pizze e con poco bordo perché ai minorchini piacciono così -, arrivano anche a domicilio. Consegne non solo nel cuore di Es Castell ma pure a Binissaida e Trebaluger, la campagna e le zone residenziali alle porte di Es Castell e Mahon.
«Per noi è tutto fresco e fin dove è possibile a chilometro zero. Compriamo il formaggio di Mahon , verdure e insaccati fatti a Minorca e della campagna che ci circonda. Tanti prodotti li importiamo dall’Italia, appoggiandoci a piccoli produttori e cercando di trovare sempre il meglio. In cucina, solo ingredienti freschi e piatti elaborati al momento», spiega Simona.
Per una serie di equilibri della vita, continua a lavorare in pizzeria da sola dopo che suo marito è ritornato in Italia a febbraio 2022. E aggiunge: «Questa pizzeria è il mio sogno e anche il sogno di Giovanni. Io credo in questo posto, gli voglio bene come un figlio, è il motivo per cui sono qui. Un progetto alimentato anche dall’entusiasmo di Giovanni. Al di là della sua esperienza, infatti, mi ha offerto la sua professionalità e la sua passione mi dà sicurezza».
Situata al numero 7 di Carrer Sant Josep, di fronte al Centro di Salut di Es Castell, a pochi passi dal caratteristico porticciolo di Cales Fontes, in estate Rojo Pomodoro allestisce ogni sera la terrazza all’aperto. Da maggio a ottobre, la pizzeria è aperta la sera, martedì è il giorno di riposo. In inverno, è chiusa martedì e mercoledì. Simona spiega: «Non vogliamo togliere qualità al prodotto e quindi in inverno Rojo Pomodoro si specializza in quello che è la sua bellezza: la massa della pizza – che in estate riposa almeno 24 ore -, e in inverno raggiunge risultati stupefacenti! È il segreto della nostra leggerezza. E ancora, aggiungiamo il piatto di bresaola, le insalate, le bruschette, le mozzarelle fresche e altre ricette casalinghe italiane adattate ai gusti di Minorca».
Simona, com’è l’inverno a Minorca?
«È la stagione che più mi piace. Questa è un’isola che ha un suo ritmo, senza eccessi e senza divieti. Mi piacciono la sua genuinità e la sua semplicità».
Cosa fai quando non lavori?
«Amo camminare quindi, estate e inverno, perlustro Minorca. Poi leggo Douglas Adams. I libri di fantascienza di questo scrittore britannico sono la mia passione e una parte importante della mia vita».
Cosa suggerisci a chi volesse venire a vivere e lavorare a Minorca?
«È fondamentale inserirsi con le persone che vivono sull’isola. Minorca consente questo approccio. Qui si riscoprono umanità, ritmi e qualità di vita che altrove si sono persi. Poi, è necessario parlare spagnolo se si vuole aprire un’attività a contatto con il pubblico. È anche una questione di rispetto. E di rispetto su quest’isola per fortuna ce n’è ancora tanto».
Già, rispetto è una parola attuale a Minorca. Si respira nell’aria, mescolato agli odori della terra e del mare che il vento, da nord o da sud poco importa, fa ballare un giorno sì e l’altro pure insieme all’umidità. Sono orgogliosa di conoscere Simona e sono fortunata perché Rojo Pomodoro è la migliore pizzeria vicina a Casa Bonita Menorca.
Quindi, non ho dubbi quando voglio mangiare una buona pizza a 5 minuti da casa. Non è tutto. Infatti, questa intervista è per me l’occasione per dire “grazie” a Simona per avere creato con coraggio e professionalità, e portare avanti, qualcosa di semplice e speciale allo stesso tempo. Come l’isola che ci accoglie e ci fa sentire a casa, Minorca appunto.
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