Pime e sindacati di Minorca chiedono provvedimenti
Datori di lavoro e sindacati hanno unito le loro forze per riportare all’amministrazione la preoccupante situazione in cui si trovano i lavoratori autonomi e le Piccole e Medie Imprese – la maggior parte del tessuto produttivo di Minorca – di fronte al difficile inverno che si avvicina con la conclusione delle coperture garantite dalla Cassa Integrazione (ERTE) e senza che l’attività abbai potuto riprendersi veramente dall’impatto della pandemia.
Sia la Federazione delle Piccole e Medie Imprese di Minorca (PIME), sia CCOO e UGT ritengono che sia necessario applicare con urgenza misure di sostegno efficaci per salvare le aziende e i professionisti dalla chiusura ed evitare così il conseguente licenziamento dei lavoratori.
Questo è stato comunicato lunedì dal presidente del PIME, Justo Saura e dai segretari generali di UGT e CCOO, Servando Pereira e Antonio Soria, alla presidente del Consiglio, Susana Mora, che sperano possa far valere la realtà economica differenziata di Minorca davanti al Governo, con il quale prevedono di incontrarsi prossimamente per rivendicare, ad esempio, “aiuti non rimborsabili per compensare la perdita di attività e recuperare il Fondo di Garanzia dei salari per situazioni precedenti a insolvenze aziendali“.
Essi ritengono inoltre necessario mantenere attiva la flessibilità dei prestiti governativi alle imprese in situazioni di crisi e la riduzione e il differimento senza costi né interessi dei debiti che hanno con le amministrazioni regionali e locali.
Tutte queste misure, avvertono, devono essere prese in anticipo per evitare “ulteriori perdite del corpo imprenditoriale“.