Perché riciclare le reti da pesca: a Minorca si fa così
L’inquinamento da plastica, fenomeno di portata globale dai numeri strabilianti, è uno dei più impattanti per l’ambiente. Le cause? Sono riconducibili a quattro ambiti: produzione, uso, inadeguata gestione dei rifiuti, modello di economia lineare.
Nonostante gli allarmi internazionali, la produzione di plastica continua purtroppo a essere in ascesa: è in linea con gli anni Sessanta del secolo scorso.
Quindi, quasi la metà della plastica prodotta nel mondo in meno di tre anni si trasforma in rifiuto. Poi, il 37% dei rifiuti di plastica non è gestito o è gestito male a livello globale. Infine, la percentuale di plastica che ha una seconda vita è molto bassa perché riciclarla è costoso e complesso.
Dell’inquinamento marino da plastica ho scritto in questo articolo.
Ora vediamo cos’altro ci s’inventa a Minorca per trovare soluzioni al problema dell‘inquinamento ambientale causato dalle materie plastiche, in particolare dal nylon, fibra tessile che appartiene alla famiglia delle poliammidi sintetiche.
Si chiama PescArt Menorca e si scrive così!
Nasce nel 2021 il progetto PescArt Menorca ideato da Plastic Free Menorca e Menorca Preservation, realizzato in collaborazione con associazioni come GOB Menorca, Asociacion Leader, 0plastic Menorca, e Obsam, l’Osservatorio Socio Ambientale de Menorca che fa parte dell’Institut Menorquí d’Estudis (Ime).
Un progetto che si pone l’ambizioso obiettivo di dare una soluzione al problema ambientale della non corretta gestione delle reti da pesca inutilizzabili. Tra le diverse possibilità esaminate, la migliore risulta quella di collaborare con le artigiane di Minorca.
L’impegno contro la contaminazione da plastica di PescArt Menorca viene sostenuto nel 2022 da CaixaBank y Fundació Sa Nostra e il Ministero dei Diritti Sociali e Agenda 2030.
Dalla pulizia delle reti a borse, orecchini & Co.
Con il contributo della Fundación para Personas con Discapacidad de Menorca si puliscono le reti da pesca in nylon e si separano galleggianti e piombi.
Quindi le reti passano in mano alle artigiane – al momento sono tre ma si stanno facendo altri esperimenti e prove – che realizzano portachiavi con i galleggianti, pesci decorativi, borse da shopping, orecchini, libretti, borse dipinte con acquarelli e tappeti decorativi da parete (su ordinazione).
Tre artigiane e nuove proposte per PescArt Menorca
«Le artigiane sono Magdalena Triay, Turqueta Res in Wood (pesci in legno riciclato, resina e reti), Júlia Triay nel cui negozio ArtSpai a Fornell (Carrer Major, 57) si trovano diverse creazioni firmate PescArt Menorca», precisa Núria Sintes Llopis, responsabile del progetto PescArt Menorca.
A queste prime creazioni artigianali se ne aggiungeranno altre. Molti prodotti sono realizzati su ordinazione (informazioni qui ) e presto dovrebbe essere attiva la pagina web. Quando, Nuria? Domanda da mille punti! Ti ricordo che a Minorca vige il “poc a poc” e per il momento è più importante recuperare e riciclare reti da pesca ormai inutilizzabili. Comunque, volendo fare un tuffo tra i numeri, ecco quelli di PescArt:
• 60 i pescatori coinvolti di 2 porti di Minorca: hanno depositato in appositi contenitori 230 reti da pesca;
• 17 le artigiane che hanno realizzato 8 prodotti;
• 80 le persone coinvolte nelle iniziative sociali (della Fundación para Personas con Discapacidad);
• 240 altre persone coinvolte in altre iniziative sociali come workshop con le scuole, nella Galleria Hauser and Wirth Menorca e così via.
Nei primi tre mesi del 2023, PescArt Menorca ha reciclato 40 chilogrammi di reti in nylon. Non male, vero? La Terra ringrazia!
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