Nicoletta e Angelo, cambiare vita a 50 anni
di Gloria Vanni
Nomi: Nicoletta e Angelo
Cognomi: Bonfanti e Ventura
Nati a: Desio (Milano) lei, Vittoria (Ragusa) lui;
Professione prima di venire a Minorca: tecnico di laboratorio medico lei, operaio in una azienda di mobili e complementi di design lui;
Professione a Minorca: proprietari dell’edicola cartoleria Ca na Nicoletta a Mahon.
Sono passata davanti al numero 21 di Avenida Menorca a Mahon almeno sette/otto volte negli ultimi mesi. Confesso che non ho mai alzato gli occhi per leggere l’insegna “Ca na Nicoletta“. Se lo avessi fatto, curiosa come sono, sarei subito entrata per chiedere: «Come mai un’edicola cartoleria con il nome italiano?». Ogni cosa a suo tempo, come la vita insegna.
Ho fatto tante interviste, più o meno una cinquantina, tutte di persona, eccetto una. Quando ho incontrato Nicoletta e Angelo sono entrata in punta di piedi in un mondo fatto di semplicità, amore, complicità, equilibrio. Che meraviglia!
Questa è la loro storia. Abitano a Desio, l’una di fronte all’altro. Si conoscono da ragazzini, s’innamorano e, dopo 11 anni di fidanzamento, si sposano: nel 2021 festeggiano le nozze d’argento. Angelo precisa: «Siamo sempre stati insieme. Per 30 anni ho lavorato come operaio in un’azienda familiare, Rimadesio, dedita alla produzione di porte e complementi di alta gamma e design».
Rimadesio… Nel mio ultimo appartamento milanese ho messo una porta in vetro satinato dell’azienda di Giussano (Monza e Brianza) che ho amato tantissimo. Piccolo il mondo, vero?
Nicoletta invece fa le Magistrali, le attuali Scienze Umanistiche, poi segue un corso all’Ospedale di Desio e dopo due anni entra al Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Monza. Dove, spiega, «nel lavoro conta ancora la professionalità umana, tanto più facendo esami del midollo osseo, settore di cui mi sono occupata per oltre 10 anni».
Succede poi che nel 2013 fanno la loro prima vacanza a Minorca e se ne innamorano. Hanno sempre viaggiato in Europa e per loro il mare è soprattutto quello della Sicilia, Scoglitti per la precisione, vicino a Vittoria, terra d’origine di Angelo che ha lasciato quando aveva 3 anni.
Poi, nel 2015 si domandano: «E se un giorno dovessimo andare via dove andremmo?». A Minorca, è la risposta di entrambi. E l’idea rimane lì. Nicoletta esplora Internet e su Facebook trova il gruppo Scoprendo Minorca. Dopo una chiacchierata con Alessandro Castagna, a gennaio 2016 decidono di andare a perlustrare l’isola e all’unisono raccontano:
«Volevamo cercare una casa e fare il punto con noi stessi. Ci è piaciuta Punta Prima. Vediamo una casa che ci aveva conquistato online e a marzo abbiamo dato la caparra, aprile abbiamo fatto il mutuo, giugno il rogito. Il tutto con l’aiuto di Maria Antonietta Muggianu che aveva un’agenzia di mediazione turistica, una relazione professionale che si è trasformata in una bella amicizia. Così, a novembre siamo tornati in vacanza a casa nostra. Quindi, ci siamo detti: “E se la casa di vacanza diventasse la nostra casa di vita?“. Non ci abbiamo pensato molto. A dicembre abbiamo dato il preavviso sul lavoro, siamo partiti dall’Italia e il 9 febbraio 2017 siamo arrivati a Minorca».
Dove Nicoletta continua fare il punto croce, una sua passione, mentre Angelo, juventino sfegatato, si accontenta di vedere la sua squadra del cuore in televisione. Assaporano la quiete di Minorca e passeggiando vivono la sua natura. Ma non sanno stare con le mani in mano e, dopo un paio di mesi di assoluta tranquillità, qualcuno segnala loro la vendita della licenza dell’edicola cartoleria in Avenida Menorca a Mahon. E ancora una volta, si dicono: «perché no?». Nicoletta aggiunge:
«Avevamo voglia di fare qualcosa insieme, di trovare qualcosa di nuovo per entrambi. Il proprietario della cartoleria è stato fantastico: ci ha lasciato la ragazza che c’era dentro per tre settimane, così abbiamo imparato la gestione dei giornali e del materiale della scuola. Siamo molto contenti: lavoriamo insieme, siamo solo noi due, ci siamo riscoperti commercianti e abbiamo un lavoro tutto l’anno. Ci sono tre scuole vicine a noi e come edicola, nel 2020, siamo rimasti sempre aperti. È bello il rapporto umano che si è creato con i nostri clienti più affezionati: ci chiamiamo per nome e cercano di parlare in italiano. Il contatto con le persone è per noi fondamentale. Sembra di essere tornati indietro, agli anni Cinquanta, con la signora che va a comprare il pane, poi il giornale e si ferma a chiacchierare con noi».
Angelo precisa:
«Con alcuni clienti minorchini sono andato a vedere il basket. Mi mancano lo stadio e la Juve. Sto perdendo la passione del calcio ma non è un dramma, vado a vedere le partite di basket: sono socio del Menorca Basket».
Cosa fate quando non lavorate?
«Siamo liberi il sabato pomeriggio e la domenica pomeriggio. Domenica mattina siamo aperti 3 ore. Nel periodo estivo ci prendiamo cura di chi viene a trovarci. La nostra casa in estate è sempre piena di amici, parenti e i nostri genitori sono felici di venirci a trovare e contenti della nostra scelta. Quindi, ci piace camminare e facciamo tante passeggiate. Soprattutto ci godiamo la tranquillità e stiamo così bene da dirci: “Perché non lo abbiamo fatto prima?!”. Comunque sia, abbiamo avuto l’occasione di cambiare e non torneremmo indietro. Anzi, quando andiamo in Italia, non vediamo l’ora di tornare a casa».
Cosa vi piace di Minorca?
«La tranquillità, la calma, la pace. I bambini vanno a scuola da soli, non ci sono furti e violenza, si vive protetti da muretti bassi: è un’altra dimensione! Amiamo il blu del mare e il verde della natura, i percorsi del Camí de Cavalls, le cale e le spiagge con le infinite sfumature della sabbia, bianca e dorata al Sud, rossa al Nord. C’è tutto a Minorca».
Nicoletta precisa:
«Forse è meglio dire cosa non ti piace di Minorca. L’umidità è l’unica cosa che soffro. Sul lavoro, invece, non amo gestire la parte economica però non c’è nulla di perfetto a questo mondo, giusto?».
Cosa vorreste dire a chi sogna di venire a vivere a Minorca?
«Che non si viene a Minorca per fare soldi e diventare ricchi ma per vivere senza stress, con maggiore tranquillità. Per cui, viene spontaneo lasciare da parte tante cose inutili che altrove sembrano invece necessarie. Qui si vive con poco e si vive bene perché hai la testa libera e apprezzi ogni minuto della tua giornata».
Lao Tzu, filosofo e scrittore cinese del VI secolo a.C., ci ha lasciato queste parole: «Manifesta la chiarezza, abbraccia la semplicità, riduci l’egoismo, abbi pochi desideri». Credo che abbracciare la semplicità significhi prima di tutto eliminare confusione e frastuono per ritrovare l’essenza della vita. Perciò, la vita semplice è andare verso qualcosa di più autentico e genuino. Minorca è una possibilità reale di vita semplice a disposizione di tutti.
Nicoletta e Angelo l’hanno colta e vivono una vita meravigliosa. O semplice che è la stessa cosa. Tutto qui.