Nasce la prima birra artigianale di Minorca
Nasce la prima birra artigianale di Minorca: si chiama “Illa”, e dalla fine del mese sarà in vendita in tutti i supermercati minorchini. Simile ad una Pilsner, bionda e senza additivi o conservanti sarà elaborata solo con cereali coltivati nell’isola.
La crisi economica non ha certo spento l’entusiasmo di un gruppo di amici di Ciutadella, che hanno deciso di intraprendere una coraggiosa, originale ed innovatrice iniziativa imprenditoriale. I cinque soci sono infatti riusciti a realizzare e produrre la prima birra autoctona di Minorca, che si chiamerà “Illa”.
Il progetto nacque verso Natale, durante una cena tra amici che condividono la passione per la birra, dall’idea di Felip Llufriu, uno chef di Ciutadella molto noto in tutta la Catalunia. L’idea appassionò tutti, che si impegnarono da subito con studi e ricerche sulle tecniche di lavorazione e produzione della birra.
Il nome “Illa” lo scelsero i cinque soci all’unanimità, e allo stesso modo decisero che il colore della bottiglia dovesse richiamare l’azzurro del Mediterraneo.
Questa nuova birra bionda artigianale viene prodotta nella zona del Poligono di Ciutadella, e i suoi ideatori spiegano che si tratta di una birra “viva”, ossia che tramite la fermentazione raggiunge nel tempo la sua maturità.
Questa nuova birra viene prodotta con alimenti naturali, che non vengono filtrati nè pastorizzati, e senza aggiunte di coloranti o conservanti, a differenza delle grandi produzioni industriali. Il risultato è una birra bionda, tipo Pilsner, leggera ma con corpo, dall’aroma e gusto freschi, che rimandano al fruttato del luppolo e dei lieviti.
“Vogliamo che rifletta l’identità menorchina – dicono i produttori – una birra tranquilla, leggera, ma con carattere. È stata pensata prorpio per piacere ai minorchini”. La produzione è iniziata circa un mese quando i cereali (orzo e luppolo) sono stati macinati e mescolati e sono stati poi messi a macerare in grandi botti automatiche a diverse temperature, e solo in un secondo tempo verranno cotti a circa 100°.
Il risultato di questo processo produrrà un liquido che verrà passato ai depositi di fermentazione, ad una temperatura che non supera i 18°, dove i lieviti trasformeranno gli zuccheri in alcool. La birra verrà poi imbottigliata ed etichettata, concludendo il processo di maturazione nelle cantine del Poligono, pronta per la distribuzione.