Basta visitatori di notte a Binibèquer Vell
Binibèquer Vell, borgo di case bianche sul mare di Sant Lluís, è uno degli angoli più caratteristici e più visitati. Una mattina di luglio, si è svegliato con varie scritte rosse sulle candide facciate. Scritte che dicevano: «Il turista maleducato non è benvenuto».
Un urlo di protesta di cui non si conosce l’autore. Un gesto che però ha reso pubblica la profonda insofferenza dei residenti. Tanto che l’Associazione dei proprietari di case Binibèquer Vell ha deciso di adottare le prime misure contro il sovraffollamento turistico a Minorca.
Da gennaio 2023, infatti, farà pagare l’utilizzo della sua immagine. Poi, da maggio, e per tutto l’anno, i residenti terranno aperto il borgo solo durante le ore diurne, cioè dalle 10 del mattino alle 22 di sera. Questo perché non è un villaggio di pescatori ma è un complesso privato da proteggere.
Storia di una urbanizzazione che non è villaggio di pescatori
Il nucleo di case uniche e singolari, incastrate l’una sull’altra come un presepe, compie 60 anni nel 2024. Sono state costruite tra il 1964 e il 1968. Nella zona non c’erano ancora gli insediamenti di Cap d’en Font, Binidalí, Punta Prima ma solo la rigogliosa natura di Minorca.
Su richiesta di un gruppo di imprenditori locali guidati da Arcadi Orfila, Rafel Sintes e Vicente Amerdal, Binibèquer Vell diventò realtà grazie alla creatività e all’ingegno di Antonio Sintes, geometra minorchino, e Javier Barba Corsini, architetto di Barcellona.
Nella prima fase furono costruiti la piazza principale, la chiesa, il lungomare. Casa Candi è la prima abitazione e tutte le case sono state realizzate quasi su ordinazione e senza piani dettagliati. Infatti, le pareti spesso sono irregolari, adattando la casa alle idiosincrasie del luogo e del terreno. Quindi, fuori dai confini del borgo, è stata realizzata un’area commerciale con negozi, ristoranti, un supermercato e altri servizi.
Se la somiglianza con un tipico villaggio di pescatori del Mediterraneo è voluta, va detto che la maggior parte delle 165 abitazioni appartiene a singoli proprietari. Sono distribuite su un terreno di quasi ottomila metri e c’è anche una catena alberghiera che gestisce alcuni appartamenti.
La manutenzione di un complesso come Binibèquer Vell
Durante l’inverno, Binibèquer Vell è praticamente disabitata. Da aprile a giugno, l’Associazione dei proprietari di case Binibèquer Vell si occupa di pulire, imbiancare, dipingere il borgo situato nel comune di Sant Lluís.
Così è ogni anno e, oltre a sostenere i costi di manutenzione dell’urbanizzazione, i proprietari devono pagare un’assicurazione contro gli infortuni per coprire i visitatori in caso di qualsiasi evenienza.
«È un impegno oneroso mantenere Binibèquer Vell in buone condizioni e, dopo un’estate controversa, stiamo cercando soluzioni anche per garantire che la visita al complesso residenziale continui a essere gratuita», ha spiegato in una intervista Oscar Monge, presidente dell’Associazione dei proprietari di case Binibèquer Vell.
Binibèquer Vell: le leggende di ieri, le regole di domani
Non è un villaggio di pescatori, non è un regalo di Franco, non è stato costruito per ingannare i turisti e far loro credere che sia un autentico antico villaggio di pescatori.
Perciò, la comunità dei proprietari di Binibèquer Vell dice anche “basta” a leggende e disinformazione, oltre alla pressione turistica: l’estate 2022 è la classica “goccia che fa traboccare il vaso”. E, da maggio 2023, e per tutto l’anno, il complesso sarà chiuso, inaccessibile, dalle 22 alle 10. Per quel che mi è dato di sapere, non credo che si tratti di un esperimento.
Orari di visita, diritti di immagine, informazioni corrette
Visite solo di giorno, dunque. Oltre a recintare il borgo, la comunità dei proprietari si riserva i diritti di immagine per l’uso di uno spazio privato. Da gennaio 2023, infatti, marchio e diritti sono registrati. Quindi, qualsiasi ente pubblico o privato che utilizzi l’immagine dell’urbanizzazione, se non dispone di un’apposita autorizzazione, sarà perseguito penalmente.
Insomma, si annunciano tempi duri per chi condivide senza permessi le candide stradine e casette di Binibèquer Vell sui social.
Rispetto delle regole e maggiore chiarezza, dunque. Binibèquer Vell è un complesso privato in cui si devono rispettare tre regole fondamentali: il silenzio, il non lasciare rifiuti, il non fumare all’interno dell’urbanizzazione.
Sì al silenzio, no a spazzatura e sigarette
Regole a lungo disattese che hanno esasperato i proprietari di Binibèquer Vell. Che chiedono pure un’adeguata formazione per le guide turistiche accreditate a condurre le visite al complesso perché, a loro avviso, la disinformazione dilaga.
A onor del vero, hanno ragione. Per esempio, sul sito della Fundació Foment del Turisme de Menorca (FFTM), l’ente di promozione turistica dell’isola, nella sezione “Luoghi d’interesse: una casetta sul mare” si legge:
«La prima delle nostre raccomandazioni è l’idilliaco villaggio di Binibeca Vell, a sud del comune di Sant Lluís. È puro fascino in ogni angolo. Si tratta della ricostruzione di un tipico villaggio di pescatori del Mediterraneo…». E non c’è alcun accenno al fatto che è un complesso residenziale privato.
Occorre chiarezza e anche Google dovrebbe sostituire la dicitura “Villaggio di pescatori Binibeca Vell” su Google Maps con “Binibèquer Vell, borgo privato“. Adesso conosci la vera natura del villaggio sul mare di Sant Lluís. Assomiglia a un paesino di pescatori ma non lo è e sai perché lo troverai recintato e chiuso dopo le 10 di sera. Se questo articolo ti piace, condividilo: la conoscenza non è mai abbastanza e ti lascio con le bellissime parole di Socrate:
«Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza».