L’olio minorchino torna a conquistare il mercato
Probabilmente pochissimi minorchini hanno provato l’olio extravergine d’oliva che un tempo si produceva sull’isola..e che oggi, dopo 30 anni può tornare ad essere uno dei prodotti autoctoni più importanti del mercato isolano.
Forse l’idea che “Minorca non è terra per uliveti” (secondo un preconcetto in voga) ha tenuto ferma la produzione di quello che da secoli si definisce “oro liquido”, ma da qualche tempo le cose sono cambiate: la ristrutturazione di cinque antiche presse e una ventina di uliveti (che ospitano un totale di circa 10.000 ulivi), sono qui a dimostrarlo.
Grazie al libro di Adolf Sintes “Trulls i Tafones, la producció d’oli a Menorca” (“Mulini e frantoi, la produzione d’olio a Minoca”, ndt), la tradizione torna attuale. “Ricordo – racconta Sintes – quando mio nonno mi raccontava di quando, da piccolo, suo padre lo portava con sè a lavorare al frantoio.
Sicuramente i cambi climatici hanno reso più difficoltosa la produzione d’olio a Minorca, ma da questi nuovi 10.000 ulivi ci aspettiamo una produzione che non solo riporti alle antiche tradizioni, ma che possa dare impulso ad una maggiore diversificazione agricola minorchina”.