Menorca Reserva de Biosfera, un marchio per prodotti e servizi
Il tempo vola. È passato mezzo secolo da quando l’Unesco ha creato il programma Man and the Biosphere (MAB). È la più ambiziosa iniziativa scientifica dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, istituita a Parigi il 4 novembre 1946. L’obiettivo è costruire società prospere in armonia con la biosfera.
Infatti, il MAB incoraggia, sperimenta e diffonde pratiche per l’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il tutto in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per fare questo, si affida alla Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera: nel 2021 sono 727, compresi 22 siti transfrontalieri, sparpagliate in 131 paesi. Numero in continua crescita dato che ogni anno se ne aggiungono di nuove.
Un marchio per crescere e prosperare insieme
Strada facendo l’Unesco comprende che per crescere una riserva ha bisogno dell’energia di tutti. Insomma, l’unione fa la forza è un proverbio internazionale! Perciò, crea il Marchio Riserva della Biosfera a garanzia di prodotti e servizi socialmente responsabili delle riserve.
Come ho scritto in questo articolo, la Spagna ne conta 52 e è leader mondiale delle riserve: scarica il Calendario del National Geographic 2021!
Territorio, cultura, natura, sostenibilità sono le parole chiave dei marchi spagnoli e tra le riserve che stanno sviluppando un proprio marchio ci sono Biosfera Terres de l’Ebre, Marca de Calidad Reserva de Biosfera Mariñas Coruñesas e Terras do Mandeo, Reserva Mundial de la Biosfera La Palma, marca Reserva Biosfera Ordesa-Viñamala, marca La Rioja, Reserva de la Biosfera Valles del Leza, Jubera, Cidacos y Alhama…
Lavoro di squadra e sostenibilità per Minorca
Dal 1993 Minorca è Riserva della Biosfera e a dicembre 2019 il Consell Insular de Menorca crea il suo marchio blu. Da luglio 2015 a capo di Menorca Reserva de Biosfera c’è Irene Estaún Clarisó. L’ho incontrata per capire come Minorca sta sviluppando questo progetto.
Quando è nata l’idea di creare un marchio per Minorca?
«Ci abbiamo lavorato oltre due anni, stabilendo prima di tutto le cosiddette regole del gioco, ovvero doveri e diritti per chi aspira a ottenere il marchio. Quindi, l’abbiamo lanciato a fine 2019: è un marchio che accoglie prodotti e servizi.
Sostenibilità è la nostra parola d’ordine. In altri termini, è un marchio di sostenibilità che identifica e valorizza le aziende che svolgono la loro attività economica sull’isola con particolare attenzione all’ambiente, alla cultura e alla società di Minorca».
Nel 2021 sono quasi 45 i prodotti e i servizi certificati
Nel 2021 sono 31 i servizi che possiedono il marchio Menorca Reserva de Biosfera: diversi alberghi e ristoranti (El Romero di Mahon che batte bandiera italiana); una guida turistica, Isabel Martín che parla 5 lingue; Menorca Walking Birds che, come dice il nome, organizza escursioni con guide esperte in ornitologia, flora, natura.
A questi si aggiungono 13 prodotti: carne bio di agnello, yogurt artigiano di mucca, verdure, frutta e uova della fattoria Son Felip di Ciutadella; carne bovina, grano, prodotti dell’orto e miele della fattoria Algaiarens di Ciutadella; formaggio artigiano Mahón-Menorca della fattoria Lluriach di Es Mercadal; il gelato della Casa del Gelato di Laura Murtas (seconda italiana); frutta e verdura di stagione della fattoria Santo Domingo di Sant Lluis (punta Prima). E altri sono in dirittura d’arrivo…
Imprese e persone che si prendono cura di Minorca
Irene, cosa significa un marchio che è sinonimo di Minorca?
«Significa l’impegno a proteggere la nostra cultura, il nostro paesaggio, la nostra identità. Il marchio Riserva della Biosfera di Minorca è un motivo di orgoglio per mostrarsi al mondo e rivendicare la nostra ricchezza naturale e culturale.
Perciò abbiamo deciso che per ora non è difficilissimo ottenerlo ma siamo dell’idea di alzare il livello delle difficoltà. Inoltre, al momento è gratuito ma dal 2022 avrà un costo di entrata».
Quanto tempo ci vuole per ottenerlo?
«Dipende, diciamo 6 mesi circa. Siamo un gruppo di 11 persone tra tecnici e amministrativi e siamo impegnati a tutto tondo nel proteggere e promuovere l’identità di Minorca Riserva della Biosfera. In questi ultimi tempi abbiamo ricevuto numerosissime richieste e, dopo un esame interno, verifichiamo le imprese per aiutarle a mettersi in regola. Il marchio dura 3 anni e, per rinnovarlo, occorre presentare una memoria di ciò che è stato fatto. Al momento abbiamo bocciato solo un paio di candidature».
Prodotti locali e servizi turistici per un’isola sostenibile
Irene, chi può richiedere il marchio Menorca Reserva de Biosfera?
«Può essere richiesto da persone, enti e aziende che svolgono attività a Minorca e contribuiscono a proteggere quello che abbiamo e, se possibile, a renderlo anche migliore.
Il regolamento attualmente stabilisce 15 diverse categorie di beni e servizi che definiscono Minorca: il settore agroalimentare, l’artigianato, il settore turistico e la ristorazione, oltre a attività economiche tradizionali come allevamento, produzione di frutta e verdura e così via».
Va detto che, per fortuna, sempre più consumatori si aspettano prodotti e servizi sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale.
Perciò, il marchio Menorca Reserva de Biosfera è una garanzia per chi è attento a consumi responsabili. Per chi pensa che sviluppo economico e benessere devono andare di pari passo con il rispetto dell’ambiente. E per chi crede che minimizzare il nostro impatto e gestire le nostre risorse in modo efficiente sia fondamentale, oggi e domani.
A Casa Bonita Menorca ci impegniamo ogni giorno nella protezione di Minorca e abbiamo scelto di supportare diversi esempi di sostenibilità a Minorca. Sei dei nostri? Allora, condividi e ti lascio con le parole di Henri Ford:
«Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo».
PS. Il 20 aprile 2022, Casa Bonita Menorca ha ricevuto la notifica di avere ottenuto la Marca Menorca Reserva de Biosfera.
Dalla presentazione della documentazione sono trascorsi 10 mesi, tutto è stato attentamente analizzato e infine c’è stata una ispezione a casa. Un confronto per verificare ulteriormente la veridicità di quanto presentato e per capire i prossimi impegni di Casa Bonita Menorca nel continuare a rispettare l’ambiente, l’identità, la cultura di Minorca. Enhorabuena, si dice a Minorca e in Spagna!