2023: le nuove esposizioni della Galleria Hauser and Wirth Menorca

Due mostre anziché una come le scorse stagioni, apertura dal 2 aprile al 29 ottobre, una collettiva dal titolo “Dopo il Mediterraneo” e la prima personale in Spagna di Christina Quarles, artista di Los Angeles. Queste sono le novità 2023 della Galleria Hauser and Wirth Menorca, dal 2021 cosmopolita polo artistico all’Isola del Rey, fiordo di Mahon.

Sette artisti mediterranei per il Mediterraneo

Hauser and Wirth Menorca: "Dopo il Mediterraneo" è il titolo della mostra

Cosa ne sarà del Mediterraneo durante le prossime fasi geologiche? Cosa troveranno le migliaia di migranti che lo attraversano? Quali rappresentazioni sostituiranno la vecchia idea di un mare bucolico?

«Il canto del mare termina sulla riva o nei cuori di chi l'ascolta?», K. Gibran

A queste domande rispondono sette artisti che affrontano le sfide ecologiche e sociali che interessano il Mediterraneo.

Sono Laia Estruch (Barcellona, 1981), Erola Arcalís (Menorca, 1986), Omar Mismar (Beirut), Abi Shehu (Albania, 1993), Adjoa Armah (Ghana), Sara Ouhaddou (Francia, 1986) e il collettivo Huniti Goldox con Areej Huniti (Amman, 1989) e Eliza Goldox (Berlino, 1985).

Artisti spagnoli, albanesi, franco-marocchini, libanesi. Provengono, lavorano, sono legati ai territori che si affacciano sul Mediterraneo e presentano opere vecchie e nuove. Quest’ultime sono state create in un programma di residenza svoltosi a Minorca in collaborazione con artigiani locali, in particolare ceramisti e tessitori.

“After the Mediterranean”, una mostra di grande attualità

Scorcio dell'entrata della Galleria Hauser and Wirth Menorca

Curata da Oriol Fontdevila, curatore, scrittore e ricercatore artistico spagnolo, la mostra “After the Mediterranean” ci porta a confrontarci con questioni attuali come emergenza climatica e post-colonialismo, Primavera araba ondate migratorie, nonché le politiche che impediscono la mobilità tra le sponde di un mare “dolce e solare”.

«Non potrai mai comprendere il mare, ma navigandolo arriverai a capire il tuo cuore», M. Gentile

Così era considerato in passato il Mediterraneo, una “geografia idilliaca che avrebbe favorito modi di vita altrettanto placidi, di culture che avrebbero avuto la capacità di coesistere, commerciare e muoversi in armonia“.

Allo stesso modo, la mostra introduce nuove riflessioni e narrazioni che testimoniano la capacità umana di affrontare le sfide della regione. Quindi c’è un messaggio di speranza.[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_gallery type=”flexslider_slide” interval=”3″ images=”25952,25954,25953,25956,25955,25957,25958,25959″ img_size=”full” onclick=”” direction_nav=”yes” control_nav=”yes”][vc_column_text]Oltre alla mostra, sono come sempre diverse le attività che coinvolgono la comunità isolana, le istituzioni educative, organizzazioni e il pubblico di ogni età: performance, workshop creativi, musica e tapas a La Cantina… In particolare, domenica 2 aprile, dalle 10 alle 16.30.

I rivoluzionari paradossi corporei di Christina Quarles

Hauser & Wirth Menorca è chiusa dal 29 maggio al 17 giugno per allestire la personale dell’artista americana Christina Quarles, dipinti e opere su carta con corpi frammentati e polimorfi mescolati a stampe dalla ricca texture.

È la prima mostra in Spagna dopo la presentazione delle sue opere alla Biennale di Venezia 2022 dal titolo “The Milk of Dreams“. Ascoltala in questo video:

Forme e parti del corpo per smantellare l’identità

Le pareti dell’edificio settecentesco di Hauser & Wirth Menorca accolgono tele riccamente strutturate. L’artista inizia a fare segni che si evolvono in disegni di forme umane e parti del corpo. Successivamente fotografa l’opera e utilizza il programma Adobe Illustrator per disegnare sfondi e strutture che poi circondano le figure.

Christina Quarles, "By Tha Skin of Our Tooth", 2019, Acrylic on canvas, 77 x 96 in

Braccia e gambe emergono intrecciate mentre i piani prospettici dividono i corpi, situandoli e dislocandoli a loro volta nello spazio. «Il paradosso è il fulcro della mia pratica», spiega l’artista che ama smantellare presupposti e convinzioni sull’identità e sulla figura umana.

«Ogni onda del mare ha una luce differente, proprio come la bellezza di chi amiamo», V. Woolf

Come gli artisti che l’hanno preceduta – Mark Bradford nel 2021, Rashid Johnson nel 2022, anche la Quarles svilupperà un Education Lab a Minorca, con un programma di eventi e attività didattiche. E come di consueto, le mostre della galleria d’arte contemporanea di Manuela e Iwan Wirth sono gratuite.

Occorre solo prenotare il trasporto con il Catamarano Giallo in partenza dal numero 61 del Moll de Llevant a Mahon per l’Illa del Rey: clicca qui! Invece, la Cantina Restaurant & Bar apre da mercoledì 5 aprile. A poco a poco Minorca sta risvegliandosi e preparandosi alla nuova stagione.

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«Cielo e mare sono come due specchi che di giorno si riflettono, di notte si ascoltano», R. Battaglia