Il Lazzaretto apre i battenti nel 1807 sulla penisola che diventerà un’isola

Immagina il mondo verso la fine del Settecento. Le malattie arrivavano soprattutto dal mare e nel Mediterraneo c’erano 16 lazzaretti: uno in Francia (Marsiglia), 10 in Italia (due a Venezia, due a Genova, due a Trieste, tre a Livorno, uno a Napoli), uno a Malta e tre in Grecia: Corfù, Zante e Castelnuovo.

La Spagna non aveva una soluzione pensata per accogliere e soprattutto isolare – mettere in quarantena, appunto – i malati giunti via mare con lebbra, tubercolosi, febbre gialla e altre malattie.

L'isola del Lazzaretto si trova all'entrata del fiordo di Mahon

Data la sua posizione al centro del Mediterraneo, Minorca ha la necessità di accogliere un lazzaretto. Perciò, quando l’ennesima peste bubbonica giunge con le navi provenienti da Oriente e dal nord dell’Africa, il conte di Floridablanca, ministro del re Carlos III, ordina la costruzione del Lazzaretto di Mahon. È il 1793 e il progetto sarà uno dei migliori all’inizio dell’Ottocento.

Apre i battenti nel 1807 sulla penisola che diventa un’isola

Il Lazzaretto di Mahon nasce sulla penisola di San Felipet, situata all’ingresso del porto. È una striscia di terra lunga circa 1.240 metri e larga 380 metri. Era collegata alla costa nord del porto da un istmo largo 111 metri. Terra che viene demolita per trasformare la penisola in un’isola protetta da un muro in pietra con quattro porte principali. Cala Teulera, la caletta che la separa a est dal promontorio di La Mola, offre riparo alle navi in quarantena.

La statua vicino alle mura del Lazzaretto è simbolo di sofferenza e libertà

Tre i settori principali all’interno del Lazzaretto: Sospechosa (Sospetta), Sucia (Sporca) e Apestada (Appestata). Nomi esaustivi per settori delimitati da muro alti quanto quello esterno e distanti da questo almeno 15 metri. Il quarto settore, Limpia (Pulita) non fu mai costruito. Il Lazareto di Mahón entra in funzione nel 1817.

Da luogo di quarantena a sede di incontri scientifici e culturali

Il Lazzaretto di Mahon è un’istituzione che nel tempo diventa ospedale, poi luogo di vacanza per bambini e lavoratori. Infine, è sede di congressi medici nazionali e internazionali. Nel 1993 è dichiarato Bene d’Interesse Culturale.

La cappella circolare esterna del Lazzaretto di Mahon

Restaurato con grande cura, il complesso architettonico conserva la cappella circolare, cinque torri di vedetta, 141 celle, 7 magazzini, 2 infermerie ordinarie per i contagiati, 5 stanze di purificazione e 49 cucine, oltre a diversi annessi e un cimitero.

È questa l’ultima tappa della visita di oltre due ore che comprende la navigazione in barca di 15 minuti con partenza dal molo di Cales Fonts, a Es Castell. All’imbarco è possibile fare i biglietti ma soprattutto a luglio e agosto è bene acquistarli prima. Dove? All’Ufficio Informazioni Turistiche di Mahon (in centro e al porto) e in una  agenzia viaggi di Viatges Magon (tel. +34 971351700).

Nel documento allegato – che puoi scaricare e stampare -, trovi le informazioni utili in spagnolo e inglese per organizzare la tua visita guidata alla Isla del Lazareto.

Il Lazzaretto di Mahon è un imponente complesso architettonico con cinque torri di vedetta, 141 celle, 7 magazzini...

Meta di vacanze ieri, sede della seconda edizione di Starlight oggi

Grazie alle sue grandiose architetture, l’escursione guidata al Lazzaretto (in inglese e in spagnolo) consente di rivivere e sentire le vicissitudini del XIX secolo: è un tuffo nel passato, tra aneddoti e episodi tragici. L’ultimo vascello in quarantena attracca al molo del Lazzaretto nel 1919.

Poi, la prima delle quattro isole presenti nel fiordo naturale di Mahon diventa meta di vacanze per grandi e piccoli. Quindi è sede di incontri come il congresso internazionale dedicato all’astroturismo: la seconda edizione di Starlight è in programma dal 28 al 30 novembre 2019.

Uno degli edifici del Lazzaretto di Mahon

Minorca: Destinazione turistica e Riserva Starlight

L’omonima fondazione spagnola sceglie Minorca perché esperti e appassionati internazionali hanno riconosciuto la bellezza dei suoi cieli notturni. Perciò Minorca è stata nominata Destinazione turistica e Riserva Starlight. Cioè, “uno spazio naturale protetto dove ci si impegna a difendere la qualità del cielo notturno e l’accesso alla luce delle stelle“.

Altri due prestigiosi riconoscimenti per l’isola delle meraviglie, Minorca appunto.

Come partecipare alle escursioni al Lazzaretto

Da maggio a ottobre è possibile visitare il Lazzaretto partendo in barca dal molo di Cales Fonts a Es Castell e solo con escursioni organizzate che prevedono il trasferimento per/da l’isola di circa 10 minuti. La visita invece dura circa 2 ore e mezza.

I biglietti si acquistano presso l’Ufficio Informazioni Turistiche di Maó – al porto e in centro città -, nelle agenzie viaggi di Viatges Magon e direttamente al battello 20 minuti prima della partenza, forse la soluzione più semplice. L’escursione al Lazzaretto costa 18 euro per gli adulti, 9 euro per ragazzi dagli 8 ai 15 anni, è gratuita per bimbi sotto gli 8 anni. Un consiglio? Portarsi dietro tanta acqua perché si cammina e per lo più si sta in piedi.

Il portone di entrata e uscita del Lazzaretto di Mahon