Diletta e il suo negozio di artigianato dal mondo”Kokulis World”
Incontriamo Diletta nel paesino di Es Mercadal in una bella serata del settembre minorchino.
Per i pochi che ancora non la conoscono, la nostra Diletta è la moglie di Alessandro Castagna, l’editore dei portali Isola di Minorca e Voglio Vivere Così. Rispetto all’esuberante marito lei si presenta con un profilo più defilato soprattutto nell’ambito delle reti sociali: l’impressione è che non ami esporsi più del necessario.
Forse è timida o riservata -non sappiamo- oppure ha altri interessi che ancora non conosciamo… Siamo sicuri che questo incontro estivo ce la farà scoprire a tutti un po’ di più.
Diletta ci racconta che è nata e cresciuta nella bella Verona e che ha studiato inglese, francese e spagnolo nella facoltà di Lingue e Letterature straniere della sua città. Ci spiega che la sua scelta è stata dettata da una profonda e misteriosa attrazione verso luoghi e culture lontane.
Incominciamo a percepire che la tematica del viaggio e della conoscenza sono uno dei fili conduttori della sua vita: recentemente infatti ha avviato una particolarissima attività di vendita di gioielli e di oggetti etnici.
Il suo Kokulis World è allo stesso tempo un negozio fisico sito proprio a Mercadal, che una vetrina on-line capace di vendere in ogni parte del mondo.
Ma torniamo al racconto di Diletta e di come la sua vita è cambiata col trasferimento dall’Italia a Minorca.
“Tutto è nato nel 1997 quando, quasi per caso, sono capitata in un negozio di gioielli etnici della mia città. Lì ho conosciuto Alessandro che era uno dei due proprietari. Per me è stato davvero un colpo di fulmine! Ho incominciato a “stalkerarlo” come si direbbe oggi [risatine…ndr]. No, scherzo, semplicemente mi piaceva molto e cercavo occasioni di incontro con lui, quindi andavo spesso a trovarlo in negozio.
Con il tempo ho incominciato ad aiutarlo sia sostituendo, quando serviva, la commessa che avevano in quel momento che collaborando alla realizzazione del sito Web dell’attività. Tutto il resto poi è storia nota…”.
E quando sei approdata la prima volta a Minorca?, le chiediamo.
“Sono venuta nel ’98 insieme ad Ale. I miei suoceri l’avevano visitata in viaggio di nozze e ne erano rimasti molto colpiti, così che anche noi avevamo voglia di conoscere quest’isola. Ricordo che era febbraio, c’erano 23 gradi, ed era tutto fiorito. L’abbiamo girata in lungo ed in largo e naturalmente ci è piaciuta tantissimo. Poi siamo tornati alla nostra vita italiana senza neanche più pensarci troppo.
Siamo comunque ritornati negli anni successivi, sempre in vacanza, finché un anno abbiamo deciso di passarci tutta l’estate. La nostra attività era già praticamente tutta on-line e quindi potevamo lavorare da qualunque parte del mondo volessimo”.
Che fortuna…
“Più che fortuna” prosegue Diletta, “ è stata l’intuizione di Alessandro che in anni non sospetti ha capito si sarebbe potuto lavorare in forme diverse da quelle tradizionali. Con il tempo ha lasciato al socio il negozio di Verona e si è dedicato a sviluppare diverse idee in rete. Abbiamo preso casa a Mercadal e ci siamo entrati nel 2012.
I primi anni io ero già fissa qui mentre lui faceva su e giù dall’Italia. Da allora in poi, durante le varie stagioni estive, ho lavorato principalmente in un’agenzia locale di affitti di appartamenti turistici e poi al Museo del Faro di Cavalleria. Passavo comunque molto spesso da sola ma la cosa non mi dispiaceva affatto, lo devo ammettere… Soprattutto in bassa stagione avevo molto tempo libero. Potevo fare teatro, Pilates, corsi e laboratori di qualsiasi tipo.
Molti non lo sanno, ma Minorca d’inverno è un vero lusso: non c’è confusione, sei sempre a contatto con la Natura e puoi dedicarti a ciò che più ti piace”.
E poi, vi è tornata la voglia di negozio o cosa?
“In realtà quello di aprire di nuovo un negozio dedicato all’artigianato del mondo è un desiderio esclusivamente mio, che percepivo da parecchio tempo. Per prima cosa mi piace molto stare a contatto diretto con le persone, poi tutta la tematica dei viaggi e delle culture lontane mi ha sempre attratta da morire. Sono una persona naturalmente molto curiosa e mi sono sempre sentita particolarmente affascinata dai popoli lontani e dai loro simboli.
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Occuparmi di artigianato e di gioielli etnici in realtà risponde a questa mia esigenza interna di sapere, di conoscere e di trasmettere agli altri queste mie conoscenze. Per quello quando un cliente entra nel mio negozio, vive un’esperienza diversa rispetto ad altri negozi simili al mio. Amo spiegare non solo la storia e l’origine dell’articolo che la persona vuole acquistare, ma anche il significato simbolico di quel gioiello o di quell’oggetto. E ho notato che a molte persone interessa molto il mio approccio. Tra le altre cose ho scoperto che qui a Minorca si usa fare delle liste regalo per i compleanni, e molti minorchini hanno scelto di aprire la loro lista proprio qui da me”.
Una bella soddisfazione senz’altro… Come hanno reagito i minorchini all’apertura di un locale di oggetti etnici così “strano”?
“Purtroppo, a causa del Covid, abbiamo potuto aprire solo a inizio luglio di quest’anno, ma direi che le cose sono andate oltre alle mie aspettative. L’apertura è stata accolta sorprendentemente bene dai minorchini: sono persone curiose di natura e sono disposti ad ascoltare le storie che ho da raccontare. Non tutti certo, alcuni sono solo interessati all’oggetto in sé, però noto molta apertura. Non è un negozio facile il mio, lo faccio naturalmente per passione che cerco di trasmettere a chi è disposto a percepirla. Anche molti turisti stranieri che passeggiavano per Mercadal sono rimasti piacevolmente sorpresi nello scoprire il mio negozio. Diciamo che sono soddisfatta perchè oltre a buone vendite ho ricevuto anche molti complimenti da parte di tutti”.
Ed esattamente cosa proponi nel tuo Kokulis World?
Abbiamo borse, scialli, sciarpe e tessuti di vari tipi, poi gioielli come collane e braccialetti, talismani, pietre preziose ed oggetti simbolici molto rari e particolari. Un’altra cosa che amo fare è andare alla ricerca di queste cose così particolari, nel senso che mi occupo io della ricerca e del contatto diretto con i fornitori di tutto il mondo. Parlando varie lingue è una cosa che mi riesce facile. Mi arrivano cose veramente da tutto il mondo: dall’Irlanda al Laos, dal Nepal alla Mauritania, dalla Turchia all’Ecuador. Entrare nel mio negozio è come fare un viaggio fra i simboli del mondo, e questo tipo di esperienza è quello che so e voglio offrire ai miei clienti.
Poi c’è anche una parte dedicata ai prodotti minorchini, giusto?
Sì quello è “l’angolo di Ale”… nel senso che a lui piaceva l’idea di offrire un’esperienza più locale legata all’artigianato locale di nicchia, non le tipiche avarcas per intenderci. Da lì è nato il progetto di Menorca Infinita. Abbiamo bellissimi prodotti di artigiani minorchini (ciotole, specchi, pendenti…), ma anche magliette, poster, tazze colorate. Tutto a tema Minorca, non ci possiamo dimenticare della meravigliosa isola che ci ospita… Uno speciale ringraziamento poi, mi piacerebbe farlo ad Ana (l’arredatrice di Decor Menorca di Ferreries), che ci ha aiutato nell’allestimento fisico del negozio. Grazie a lei, al suo gusto, al suo talento ed alla sua presenza instancabile, abbiamo trovato il giusto equilibrio fra oggetti, materiali di allestimento e spazi”.
E una volta finita la stagione turistica a cosa ti dedicherai, Diletta?
“Naturalmente il negozio rimarrà aperto anche nei mesi più freddi, ma solo di mattina. Io sicuramente mi dedicherò anche alle vendite on-line ed alla “ricerca”: voglio andare alla scoperta di nuovi prodotti, contattare altri fornitori e poi continuare a scrivere nel blog della pagina Web di Kokulis. Uno non lo immagina, ma legati a questi oggetti simbolici, ci sono davvero storie incredibili e bellissime da raccontare”.
Ringraziamo Diletta che con le sue parole ci ha fatto viaggiare da Mercadal al mondo ed infine la salutiamo.
Se avete voglia di conoscerla e di ascoltare le sue storie, la troverete presso Kokulis World, nella strada pedonale di Es Mercadal, esattamente nel Carrer Nou numero 4.
Oppure, se non potete andarci fisicamente, potete consultare i siti web e acquistare i prodotti su: