L’Associazione Tursiops chiede al Ministero della Transizione Ecologica una nuova riserva per proteggere un’area di riproduzione di questo cetaceo.
“Le acque azzurre del nord-est dell’isola di Minorca custodiscono un tesoro: un’enorme area di riproduzione per i capodogli, un cetaceo gigantesco e a rischio di estinzione”, inizia un articolo del quotidiano El País di sabato, in cui si legge che ‘gli scienziati dell’organizzazione Tursiops propongono alla Transición Ecológica una nuova riserva per proteggere un’area vitale per la riproduzione della specie nel Mediterraneo occidentale’.
L’Associazione Tursiops è un pioniere nello studio del capodoglio nelle Isole Baleari e un’organizzazione di riferimento nella ricerca sui cetacei in Spagna. Il loro lavoro sul campo consiste nel cercare e localizzare questi animali nelle isole Baleari e nell’identificarli per ottenere il maggior numero di informazioni possibili. Tra le altre cose, mirano a scoprire le dimensioni della popolazione nel Mediterraneo occidentale, i loro modelli di movimento, discriminare le aree in cui sono presenti maschi solitari o gruppi sociali e registrare il loro comportamento acustico.
Attraverso il progetto Moby Mummy, di cui Menorca al Día si occupa da quando ha iniziato a lavorare nelle acque di Minorca, questa organizzazione delimita l’area di riproduzione della specie, scoperta di recente nel nord di Minorca, ed elabora una mappa delle aree critiche al suo interno sulla base dei dati di navigazione e della presenza di capodogli. Con tutte le informazioni raccolte, si rivolgono all’amministrazione e chiedono la creazione di un’AMP (area marina protetta) per preservare la zona. Intendono inoltre massimizzare l’impatto includendo le compagnie di navigazione nella custodia e nella sensibilizzazione sociale.