Il vino di Minorca
Settembre a Minorca porta con sé il ritorno ad una quotidianità fatta di pacifici pomeriggi autunnali, di terra che pian piano passa dal marrone bruciato tipico dell’estate alle sorprendenti tonalità di verde, che si andranno poi susseguendo fino a primavera inoltrata.
Settembre a Minorca è anche – come in tutte le aree di produzione – periodo di vendemmia, e la stagione della raccolta dell’uva è una delle più attese tra i contadini isolani. Settembre a Minorca è l’anticipo della stagione (forse) più bella, l’autunno. Sebbene si pensi che l’industria vinicola sia una realtà recente, di fatto non è una novità: a Minorca si è sempre prodotto vino!
Le prime testimonianze storiche di quest’attività risalgono al 1231, quando le autorità musulmane che governavano l’isola ossequiarono il Re Jaime I con una “selezione” del miglior vino minorchino. Successivamente, durante la dominazione britannica, la produzione e l’esportazione vinicola aumentarono esponenzialmente: il vino minorchino veniva servito sulle migliori tavole nobiliari inglesi, data l’eccellente qualità del prodotto.
Si considera che l’apice della cosiddetta “Epoca d’Oro” del vino di Minorca sia stata agli inizi del secolo XIX (con circa 15.000 ettari di territorio destinati a vigneto), seguita da un progressivo decadimento: tornata territorio spagnolo, Minorca non seppe manternere l’eredità lasciata dagli inglesi.
La produzione calò drasticamente, e per quasi tutto il XX secolo si ridusse al solo autoconsumo. Fu, poi, a partire dagli anni ’80 – e grazie ad agricoltori lungimiranti – che si iniziò a riproporre una produzione vincola affiancata a tecnologie moderne ed efficienti.
Nacque così il “Vino de la Tierra Isla de Menorca”, che in pochi anni ha saputo non solo risollevare un settore in decadimento ma anche dar vita a nuove aziende isolane.
Clima e terra eccellenti permettono a queste aziende di produrre un vino di elevata qualità, a prezzi – questo sì – non certo competitivi, fatto dovuto alla grandezza dei vigneti (dai 2 agli 8 ettari), che non permette di competere con aziende più grandi: i principali vini prodotti sono Cabernet, Merlot, Chardonnay e Malvasia.
Le più importanti aziende vinicole di Minorca sono:
BODEGA BINIFADET (Sant Lluis)
E’ anche la più produttiva: offre visite guidate gratuite, con degustazione non solo di vino, ma anche di prodotti ad esso relazionati, come il formaggio di capra macerato al vino e marmellate di vino. Fino ad Ottobre è possibile anche godersi la terrazza che da sulle vigne, degustando una tapa con vino in abbinamento.
HORT SANT PATRICI (Ferreries)
Una vecchia fattoria minorchina (tuttora in funzione), dove accanto alla produzione di formaggio si è aggiunta – nei primi anni 2000 – quella del vino. Fedeli al territorio ed alle tradizioni, al Sant Patrici la vendemmia è rigorosamente manuale, le quantità ancora “piccole”, ma la qualità eccellente: i loro rossi e rosati hanno ricevuto premi e riconoscimenti internazionali.
VINYA SA CUDIA ( Mahon)
Splendida azienda vinicola, che si trova nel Parco naturale di Albufera d’es Grau. Produce un vino bianco decisamente singolare (un Malvasia dagli intesi profumi floreali): pochi sono i vigneti e la produzione è totalmente artigianale, lottando contro il vento di tramontana e proteggendo le viti con lastre di ardesia, secondo la più rigorosa delle tradizioni.
Altre aziende sono Sa Forana (Sant Climent); Ferrer de Montpalau (Mercadal) e Binitord (Ciutadella).