Festival di Musica Antica di Mahon
di Gloria Vanni
Dieci anni. Un compleanno importante per il Festival di Musica Antica di Mahon giunto alla decima edizione, in programma dal 21 ottobre al 6 novembre 2022. Un traguardo degno di nota per un evento nato dalla passione per la musica antica dei suoi ideatori, Maria Antonietta Muggianu (soprano) e Alexander Hopkins (liutaio).
Un festival che è un viaggio nel tempo perché il tempo è il tema dell’edizione 2022. «Di solito ci concentriamo sul Seicento ma quest’anno abbiamo scelto di avventurarci nella preistoria – l’età del bronzo – invitando un “suonatore de launeddas”, e nell’epoca romantica. Quindi, abbiamo coinvolto gli alunni della scuola pubblica Sa Graduada per realizzare un progetto su Antonio Vivaldi e le quattro stagioni e gli anziani delle case di riposo di Mahón», spiega Maria Antonietta Muggianu, portavoce dell’associazione culturale La Galatea.
Bimbi e anziani insieme per testimoniare il passaggio del tempo e non è tutto. Infatti, con l’aiuto di Mario Garau è nato il calendario 2023 con le immagini dei manifesti di La Galatea e gli scatti di alcuni fotografi di Minorca. Il tutto, con la collaborazione del Comune di Mahon e la partecipazione di diversi sostenitori, tra cui Menorca Infinita e Casa Bonita Menorca.
Entrando nel dettaglio della programmazione, il X Festival de Música Antigua de Maó 2022 prevede:
• 5 concerti di cui 2 in collaborazione con la Gioventù Musicale di Mahón e Mercadal.
• 2 conferenze, una sulla storia della chitarra di Joan Benejam, l’altra sulla campanologia di Alberto Gil.
• Un concerto-dialogo sulla musica delle launeddas che può essere definita come “l’aulós”, lo strumento musicale a fiato usato nell’antica Grecia.
• 2 masterclass di chitarra e violino tenute rispettivamente da Joan Benejam e Midori Seiler.
• Il concerto finale al Teatro Principale di Mahon delle Quattro Stagioni di Vivaldi raccontato attraverso le parole dello stesso Vivaldi, autore anche dei quattro sonetti che accompagnano l’opera e che Jordi Odri, attore e regista, riprodurrà nella versione spagnola.
Sono presenti ospiti spagnoli come il chitarrista Joan Benejam, la soprano e violinista Lidia Viñes, il noto arpista spagnolo Manuel Vilas, i musicisti di Minorca o residenti a Minorca che compongono l’orchestra delle 4 stagioni e gli studenti del Conservatorio che suonano la Follia di Vivaldi a teatro.
Come sempre, partecipano anche artisti internazionali come la chitarrista russa Xenia Axelroud e la danzatrice russa Victoria Krachun, il musicista sardo Stefano Pinna che suonerà le launeddas e il coro sardo Laeti Cantores – fondato da Maria Antonietta Muggianu e con cui ha cantato per molti anni in Italia -, diretto dal Maestro Mario Fulgoni e accompagnato dalla clavicembalista italiana Elisabetta Panzan.
Questi, in sintesi, gli appuntamenti:
• 21 ottobre, ore 19, Sala d’Audiències del Claustre del Carme, Mahon: conferenza “La chitarra nella storia”, con Joan Benejam.
• 22 e 23 ottobre, ore 19 e ore 12, Sala d’Audiències e Santuario de la Mare de Déu del Toro: concerto e danza “La chitarra nella terra degli zar” con Ksenia Axelroud, Joan Benejam, Victoria Krachun.
• 30 ottobre, ore 19, Sala d’Audiències: “Sonos ‘e Cannas”, concerto-dialogo sulle launeddas, strumento a fiato sardo con Stefano Pinnae Mario Garau.
• 31 ottobre, ore 19, Sala d’Audiències: concerto “Mozart e l’amore senza tempo”, con Coro Laeti Cantores, Mario Fulgoni, Elisabetta Panzan
• 1 novembre, ore 19, Sala d’Audiències: “I toni del tempo”, conferenza sulle campane e la campanologia con Alberto Gil.
• 3 e 4 novembre, dalle 16.30 alle 19.30, Sala d’Audiències: Masterclass di tecnica e interpretazione del violino barocco per violinisti con Midori Seiler.
• 5 novembre, ore 19, Sala d’Audiències: “Intrighi di Cupido”, canzoni del barocco spagnolo con Lydia Vinyes-Curtis e Manuel Vilas.
• 6 novembre, ore 19, Teatro Municipal de Mao. “Le quattro stagioni di Vivaldi”, concerto di chiusura con Midori Seiler, Eva Febrer, Esther Pons Barro, Jaume Fabregat, Dimitri Kindynis, Patricia Romero, Alfredo Fuster, Alexander Hopkins, Jordi Odrí.
Le conferenze sono tutte in lingua castigliana.
Non è necessaria – ma è consigliata -, la prenotazione, inviando una mail a galateabaroque@gmail.com o chiamando il numero +34 633 436 600.
Quindi, a parte il concerto di chiusura al teatro di Mahon che costa 10 euro e si acquista al teatro, l’entrata a concerti/conferenze è libera e gratuita. È però consuetudine sostenere il festival con un contributo volontario, un’offerta, alla fine di ogni spettacolo.
Vi assicuro che ne vale la pena perché ogni momento è magico e ogni nota è speciale se sappiamo apprezzarli. Infine, grazie a La Galatea per questo invito a un viaggio nel tempo scandito dal suono ancestrale delle launeddas, dal ritmo delle campane, dai toni umani spagnoli, dalle stagioni di Vivaldi e… buon festival a tutti!