Enzo e Fabiana: pizzeria Corallo, Ciutadella

di Gloria Vanni

Nome: Fabiana e Enzo

Cognome: Ghezzi e Lanser

Nati a: Vigevano lei, Pavia lui

Professione prima di venire a Minorca: imprenditrice lei, rappresentante lui

Professione a Minorca: proprietari della Pizzeria Corallo e Gelateria Roll Star a Ciutadella

pizzeria corallo

Mi intrigano gli incontri, soprattutto quelli in cui si intrecciano destino e passioni. Con Enzo e Fabiana ci incontriamo sulla scalinata del campo sportivo di Ferreries dove si tiene una competizione di Agility. Chiacchieriamo e scopro che facciamo parte dello stesso club dove non ci siamo mai incontrati perché seguiamo corsi diversi.

Non mi lascio scappare l’occasione di intervistare una coppia che è tra le “veterane” di Minorca. Si sono conosciuti sui banchi del liceo a Vigevano, poi si sono persi e ritrovati una decina d’anni dopo. «Ci siamo fidanzati e abbiamo iniziato a vivere insieme a Vigevano. Io viaggiavo molto per lavoro e a un certo punto ci siamo resi conto che ci piaceva l’idea di emigrare. Perciò, abbiano iniziato a guardarci attorno e a cercare un posto fuori dall’Italia», racconta Enzo, nato in Italia, in possesso di passaporto tedesco perché la sua famiglia emigrò in Germania ai primi anni Settanta.

Classe 1973 lui, un anno più giovane lei, innamorati e irrequieti quel tanto che basta per trovare l’annuncio di una gelateria in vendita a Cala en Bosch, vederla il 1° aprile e aprirla il 1° maggio. Corre l’anno 2004, caricano tutto su un camion, moto e bici inclusi, e con la loro Smart raggiungono Ciutadella. Lasciano due coppie di genitori che… «non ci hanno parlato per un mese, poi dal silenzio sono passati al pianto!», ricordano all’unisono.

È la prima gelateria Italiana nel “lago” o Porto di Cala en Bosch. Prendono una casa a Ciutadella, gli italiani sono ancora mosche bianche, di prodotti Made in Italy c’è poco e Minorca era quasi sconosciuta in Italia.

Dopo una stagione in gelateria, in un luogo con tanti, troppi, alberghi “tutto incluso”, Enzo e Fabiana decidono di cambiare orizzonte. Prendono il locale al numero 15 di Calle Pere Capllonch, porto di Ciutadella, che oggi accoglie la pizzeria e allora si chiamava Asere. Era una discoteca cubana dove si ballava la salsa. Loro aggiungono bar e cocteleria e così arriviamo al 2010 quando decidono di “mettere le mani in pasta” e creare una pizzeria. Fabiana spiega:

«Abbiamo chiesto a Beniamino Bilali di Rimini, considerato uno dei più grandi maestri pizzaioli d’Italia, di insegnarci a fare la pizza. Abbiamo iniziato a lavorare con farine italiane. Poi, strada facendo, ci siamo specializzati e ora usiamo la farina macinata a pietra e biologica di un piccolo mulino francese che mescoliamo con le “5 stagioni” del Molino Agugiaro & Figna di Collecchio (Parma)».

Il risultato? Un impasto leggero che richiede 24 ore di lievitazione, più sottile per la pizza normale, più alto per quella “speciale” che è grande e in genere si condivide. Pizza cotta nel forno elettrico, con pietra sopra e sotto, e una piccola porta che ricrea le condizioni organolettiche del forno a legna.

pizzerie ciutadella

Perché l’avete chiamata Corallo?

«Perché volevamo avere un nome legato al mare e abbiamo scelto un simbolo marino, il corallo appunto».

La pizzeria Corallo è aperta da maggio a ottobre, a pranzo e a cena, 7 giorni su 7 in alta stagione e il menu comprende anche insalate e piatti come lasagne, carpaccio alla romana, provolone al forno, tagliere di sapori italiani, tagliere di sapori minorchini… Dal 2021, accanto c’è la Gelateria Roll Star che accontenta golosi e giovanissimi con i “bubble waffle“. Cosa sono? Sono allegre palline fatte con uova, farine e zucchero rosso servite con gelato: è uno street food molto amato in Oriente.

Nel tempo libero i Lanser si dedicano a un’altra passione: gli animali. Una passione condivisa con le due figlie, Tea e Greta, nate a Minorca e innamorate dell’isola e della sua natura. Tea fa cavallo, Greta Agility e la famiglia Lanser oggi è composta da 4 cani – 2 Bernesi, un Border Collie, un fantasia di Minorca -, 4 asinelli e 2 cavalli. Non è tutto. Infatti, la loro casa ha le sembianze di un’Arca di Noè con un asinello nano, alcune papere e sei cincillà che vivono insieme e senza combinare guai. Numeri mutevoli con i Lanser perché gli ospiti a due e quattro zampe possono aumentare in qualsiasi momento.

Quante pizzerie ci sono a Ciutadella e come vi diversificate le une dalle altre?

«A Ciutadella ci sono 4/5 pizzerie italiane, noi puntiamo sulla qualità dei prodotti e proponiamo una pizza che rispecchia il gusto della pizza italiana. Mescoliamo la nostra esperienza e passione alla qualità degli ingredienti. Abbiamo scelto di non fare servizio a domicilio ma solo da asporto».

Consigli a chi sogna di vivere e lavorare a Minorca?

«Non è un’isola facile, deve piacerti, ha una qualità di vita alta ma è piccola, molto selettiva. Tanti vengono e pochi rimangono. La qualità di vita supplisce la difficoltà di creare grandi fortune come forse è possibile a Maiorca. Occorre accontentarsi, sapere che ci vuole tempo, lavoro, pazienza per ottenere risultati che siano soddisfacenti anche dal punto di vista economico. Quindi, il vero consiglio sta tutto nel motto dell’isola, “poc a poc”, ovvero piano, piano».

Come siete stati accolti dagli abitanti di Minorca?

«Abbiamo più amici minorchini che italiani. Le nostre figlie sono nate e stanno crescendo sull’isola, frequentiamo scuole e club sportivi. Abbiamo sempre avuto esperienze positive».

Trecentocinquanta recensioni su TripAdvisor (a maggio 2022), dove ricorrono gli aggettivi buono, ottimo, sorprendente. Nel 2017 e 2018 partecipano al Campionato Mondiale della Pizza dove presentano quella di Minorca con prodotti freschi e naturali dell’isola. Non vincono ma non passano inosservati. La storia continua parlando italiano mescolato a parole spagnole. Capita anche a me dopo cinque anni.

Enzo e Fabiana si abbracciano, non solo per le foto. Torno a casa con il sapore della semplicità e l’immagine di chi sta bene nella propria pelle. Ancora una volta la gratitudine mi fa compagnia per i 52 chilometri che separano Ciutadella da Mahon e diversi minorchini non hanno mai percorso. Mondi a parte in una terra che comunque sa essere accogliente come poche.

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