Il titolo, solo in apparenza provocatorio, non è lontano dal traguardo. Infatti, il miele di Minorca ha tutte le carte in regola per essere il migliore del mondo. La previsione è di Antoni Anglada, pluripremiato apicoltore di Ciutadella.
Per il terzo anno consecutivo, gli assaggiatori di Mieladictos hanno giudicato il suo Miel de Flores 2020 il migliore di Spagna e Portogallo. Insomma, c’è da credergli e poi bisogna essere pazienti perché il suo miele sarà pronto solo a giugno. Già, perché natura e api hanno i loro ritmi.
Tra le arnie che producono il miele biologico Dolçamar
Io adoro il miele. Sulla tavola della prima colazione di Casa Bonita, la tua casa vacanze a Minorca, il miele è onnipresente accanto a zucchero bianco e zucchero di canna. Inoltre, la mia curiosità per le eccellenze non è mai esaurita e quindi avevo voglia di scoprire questo prodotto di altissima qualità Made in Menorca.
Perciò, ho messo da parte la mia irrazionale paura per tutto ciò che vola e, in un soleggiato mattino d’inverno, Antoni Anglada mi ha condotta tra le sue arnie bardata di tutto punto. Così, tra una chiacchiera e l’altra, sono entrata nel magico mondo delle api.
Prima di dedicarsi all’apicoltura, sua grande passione, ha lavorato per 22 anni in ambito sociale. Quindi, nel 2012 ha deciso di cambiare vita e ha scelto di fare formazione con un apicoltore biologico di León.
Con Apicultura Menorca, dalla passione alla professione
Nel 2013 inizia la sua avventura di apicoltore professionista a Minorca. Oggi sono solo due gli apicoltori professionisti, cui si aggiungono i circa 140 produttori e gli affezionati dell’Asociación Menorquina de Apicultores (AMA) con sede a Sant Climent. Per 3/4 anni Antoni fa transumanza in una grande fattoria a Fornells, dove alberi e piante sono lontani e in luoghi diversi.
Poi, sceglie di sparpagliare le sue 120 arnie in sette fattorie dell’isola. Ogni arnia può produrre 10/15 chili di miele. Il suo millefiori o multifiori ha sentori di erica, rosmarino, sulla, leccio. Nel 2020 Apicultura Menorca, la società di Anglada, ha prodotto una tonnellata di miele, per lo più millefiori, più un poco di erica e un poco di leccio commercializzati con il marchio Dolçamar. Anglada sta chiedendo il riconoscimento biologico per il miele millefiori della Fattoria di Mongofre.
Il miele di Minorca fu decantato anche da Plinio il Vecchio
Forse non sai che… lo scrittore e naturalista Plinio il Vecchio decantò la bontà del miele di Minorca oltre 2000 anni fa nel suo capolavoro, la Naturalis historia, l’unica opera pervenutaci pubblicata nell’anno 77.
Non è tutto. Infatti, il miele di Minorca si esportava a Londra già nel 1789 ed era molto ambito e apprezzato in Gran Bretagna.
E ancora, la coltura del miele sbarcò a Minorca grazie a Francisco Andreu Femenias, ingegnere che nel 1892 introdusse l’elettricità a Mahon e l’apicultura moderna in Spagna. Viaggiò negli Stati Uniti e, tra le altre cose, introdusse le “caseras” e bisogna dire che le arnie di oggi non sono molto diverse da quelle XIX secolo. Fu premiato alla Fiera di Barcellona con la medaglia d’oro per le sue arnie. Editò anche la prima e unica rivista quindicinale di apicoltura di Spagna, fatta a Mahon, la cui pubblicazione durò 3 anni. Vuoi saperne di più di questo leggendario personaggio? ? Vai qui e scopri tutto o quasi di Andreu Femenias, dal 1993 nominato “Illustre Minorchino”.
Come nasce il miele di Antoni Anglada?
Il primo passo è una selezione delle api affinché siano meno aggressive e più produttive. Quindi, durante la fioritura – da febbraio a aprile/ maggio -, la popolazione cresce fino a 50 mila api per arnia e le operaie accumulano eccedenza di miele nei favi o melari.
A giugno inizia la smielatura con la raccolta e la centrifuga dei favi. Quindi il miele è sottoposto a diverse filtrazioni seguiti da 7/10 giorni di riposo (maturazione) e infine si procede con l’invasamento. Verso fine giugno inizia la vendita, anche online, che per Dolçamar termina a fine settembre. Dopo di che, bisogna attendere l’anno seguente.
Dolçamar, un nome che unisce il dolce e il mare di Minorca
Dolçamar by Apicultura Menorca è un marchio il cui nome unisce la dolcezza dell’isola al suo mare (Dolça + mar). Inoltre, il disegno ricorda il ballo delle api operaie esploratrici che, con danze che assomigliano a degli 8, comunicano tra loro dove sono piante e fiori.
È un mondo complesso e affascinante quello delle api con una ape regina, migliaia di operaie e, secondo l’epoca dell’anno, anche i maschi (fuco).
A marzo 2021 il millefiori Dolçamar ha ottenuto anche il primo premio nella categoria Miele chiaro nel VI Concorso Nazionale organizzato dall’Associazione Spagnola di Apicoltori. La giuria ha evidenziato
«il suo grande appeal visivo e la sua esplosione in bocca, molto floreale con tocchi acidi».
Un altro riconoscimento di cui essere orgogliosi. Tuttavia, Antoni Anglada continua a lavorare tra le sue api senza montarsi la testa, consapevole che la bontà dei suoi prodotti è tale grazie alle straordinarie condizioni ambientali di Minorca. E ha creato Antany Island Food per commercializzare prodotti tradizionali, come marmellate e ketchup, fatti con il miele anziché lo zucchero. “Antany” vuol dire antico in minorchino.
Già, le bontà di ieri sono seduzioni senza tempo, tanto più se si sposano con la qualità. Per inciso, anch’io sono convinta che il miele di Minorca sarà un giorno il migliore al mondo e lascio ai posteri la dolce sentenza!