Daniela Vaninetti
di Gloria Vanni
Nome: Daniela
Cognome: Vaninetti
Nata a: Sondrio
Professione prima di venire a Minorca: pubbliche relazioni per Villa Melzi
Professione a Minorca: commerciante e creativa
Daniela Vaninetti è eclettica, creativa, curiosa e per questo non passa inosservata. Colpisce soprattutto per la sua energia, incontenibile e pronta a fuggire dal suo corpo minuto. Tanto che potrebbe sembrare contraddittorio un personaggio così nell’isola della quiete.
Il fatto è che un gruppo di morbegnesi ha scelto di vivere a Minorca. Come Silvano Pinoli, sua sorella Iris e per Daniela sono la sua famiglia adottiva.
Daniela è figlia di Virginia e Serafino Vaninetti. Classe 1934, Serafino dal 2014 riposa a Morbegno, cittadina in provincia di Sondrio considerata il trait d’union tra il lago di Como e la Valtellina. Uomo visionario, sognatore e creativo, uno dei massimi esperti di musica popolare del secolo scorso, ha lanciato il folk della Valtellina nel mondo.
Dopo una vita tra musica e dischi, si è dedicato al restauro del Molino del Dosso, testimonianza dell’arte mugnaia della Valtellina, usi e costumi della sue genti. Era un uomo che sapeva molte cose e non se le teneva per sé perché amava condividere esperienze, scoperte, conquiste.
Dal padre ha ricevuto doni importanti. Come tenacia, passione, coraggio, creatività. La incontro in calle de L’Angel a Mahon dove a novembre 2018 ha aperto due negozi che sono un concentrato di oggetti stravaganti, bigiotteria, vintage, capi nuovi e di seconda mano. Autentici negozi delle meraviglie dove non sai cosa trovi. Ho varcato la soglia di Nobita Lab per un’intervista e sono uscita con una maglietta, tre anti stress e due vasi per Casa Bonita.
Da Morbegno a Minorca: quando e perché, Daniela?
«Ho studiato lingue e ho lavorato come animatrice, scenografa, costumista. Ho fatto tante esperienze professionali e di volontariato. Sono stata a Lugano nel negozio di musica di famiglia, poi sono approdata a Bellagio e per 16 anni mi sono occupata di comunicazione e pubbliche relazioni per I Giardini, Cappella e Museo di Villa Melzi. Quando il mio matrimonio è naufragato, ho deciso di cambiare vita. Nell’inverno del 2016 sono venuta a Minorca e ho comprato un appartamento a Mahón, in Camí d’Es Castell. Sono stata bene e ho deciso di trasferirmi definitivamente nel 2017», racconta Daniela.
Artista e creativa con la passione del riciclo: recupera oggetti abbandonati, li restaura e dà loro nuova vita. Smonta e rimonta, taglia e cuce, incolla e dipinge. Alcune creazioni, come i bicchierini sulle macchinine, sono davvero divertenti. Ricordo il suo entusiasmo per avere aperto un negozio con quello che le piace. Con la consapevolezza che la sua è una sfida che affascina i minorchini ma «non so se la stravaganza piacerà ai turisti. È qualcosa di nuovo e divertente. Tanti mi dicono che dovrei aprire un negozio così a Barcellona ma io amo Minorca».
L’estro di Daniela richiederebbe, in effetti, un pubblico più ampio e variegato di quello dei turisti, interessati soprattutto a mare e natura. E alla fine Nobita chiude a fine agosto. «Essere troppo estrosi non funziona in un’isola come Minorca. Il destino mi ha fatto però incontrare Benito e Ana Escat, proprietari del negozio vintage Triana al numero 17 di Carrer Bon Aire. Ci siamo piaciuti e abbiamo iniziato a collaborare. Lavoro con loro e continuo a creare, restaurare, realizzare progetti personalizzati e su commissione».
Ecco dove incontrare Daniela, dunque, da lunedì al sabato. E ogni domenica mattina al Gangaria Freginal, il mercato dell’usato tra privati a Mahon perché conosce tutti e anche questa – trovarsi ogni domenica e stare insieme fino alle 14 -, è una consuetudine famigliare.
Daniela, cosa ti piace di Minorca?
«Il mare, le spiagge, la natura: amo camminare e qui c’è solo da sbizzarrirsi. Mi piace il fatto che sia un’isola e comunque basta prendere un aereo per andare ovunque. Amo la sua tranquillità e i suoi ritmi: non c’è violenza e non hai paura a viverci anche da solo».
Com’è la tua vita a Mahon?
«Esco poco la sera perché sono fuori casa tutto il giorno. Se esco vado al cinema, a teatro, a bere una birra con gli amici».
Quali sono le tue spiagge preferite di Minorca?
«Le mie preferite sono Binibequer e Punta Prima ma ce ne sono tante di fantastiche: Mitjiana e Mitjaneta, Pregonda, Pilar…».
Cosa consiglieresti a chi vede Minorca come una possibile soluzione di vita?
«Prima di decidere qualsiasi cosa, consiglio di trascorrere almeno un inverno e una estate a Minorca. Poi, bisogna inventarsi qualcosa per sopravvivere in bassa stagione perché sono 6/7 mesi di mancanza di entrate. Può essere negativo o positivo, dipende da ciò che vuoi. Non lavorare tutto l’anno è per alcuni la manna del cielo. Io mi sono reinventata una vita che mi piace».
Mi viene in mente una frase di Gandhi sulla forza: “La forza non deriva dalla capacità fisica. Piuttosto deriva da una volontà indomita“.
Daniela Vaninetti è una conferma di queste parole. Solare, schietta, tenace, è una persona che ha saputo cavalcare le opportunità della vita con passione e impegno. Anche quando implicano sofferenze e tribolazioni, cose della vita, come gioia e felicità. E poi mi viene in mente Khalil Gibran che dice: “Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici”. Mannaggia, Daniela, che mi fai diventare profonda!