Non è necessario essere esperti speleologi e archeologi per percepire la magia della Cova de s’Aigua a Cala Blanca. Non è indispensabile possedere la “febbre del buio” di Andrea Gobetti e lo spirito di Indiana Jones per apprezzare silenzi, suoni, colori, forme della grotta nata tra 25 e 5 milioni di anni fa. È aperta al pubblico dalla primavera 2021.

Basta un pizzico di curiosità! Di curiosità io ne ho da vendere e perciò ho vissuto con stupore i segreti nascosti nelle viscere di Minorca. Una visita che ti consiglio: ecco cosa devi sapere.

Come prenotare la Cova de s’Aigua

L'entrata della Cova de s'Aigua

Inaugurata mercoledì 31 marzo 2021, da luglio la Cova de s’Aigua di Cala Blanca si prenota sul sito Nanventura.es. I prezzi dei biglietti variano da 8 euro per ragazzi 8-15 anni, 10 euro per adulti, 6 euro per maggiori di 65 anni e pensionati, 5 euro per persone con mobilità ridotta.

Da lunedì a domenica, dalle 9 alle 20,30, sono programmati 10 turni giornalieri di visite guidate della durata di 45 minuti: 13 le persone per ogni turno. Tre le guide capitanate da Miquel e le spiegazioni sono in castigliano, catalano, inglese alle 15.

Aprile, maggio, giugno le grotte sono state aperte al pubblico gratuitamente e sono oltre 40 mila le persone che le hanno visitate nei primi tre mesi di apertura.

Come arrivare alle grotte di Cala Blanca

Particolare del lago nella grotta di Cala Blanca

Come raggiungere il numero 15 di Carrer del Llac, a Cala Blanca? Arrivando da Mahon, alla prima rotonda di Ciutadella prendi la RC-2 per Pedrers de S’Hostal. A proposito, anche Lithica è imperdibile e in questo articolo trovi tutto ciò che devi sapere sulla cava di marés più celebre di Minorca .

Quindi, segui le indicazioni per Cala Blanca. Raggiunta Carrer del Lac, sei di fronte al giardino con i pini, la casetta con i bagni e l’entrata della grotta.

Per aprirla al pubblico sono stati investiti oltre 356.000 euro: i lavori sono iniziati a maggio 2020 e, dopo un complesso processo di studio speleologico e archeologico, è stato progettato il percorso che porta al lago interno.

Come si è formata la Cova de s’Aigua

Una delle formazioni della Cova de S'Aigua

La grotta che visiti oggi si è formata nel corso di migliaia di anni. Come? Semplice, grazie alle infiltrazioni di acqua piovana che si accumula e circola all’interno. È proprio la circolazione dell’acqua a provocare la formazione della cavità e la dissoluzione della roccia.

Va detto che la dissoluzione non si vede ma è un processo ancora attivo in alcune gallerie sommerse del lago. Invece, l’acqua che vediamo cadere dall’alto nella parte terrestre precipita sotto forma di carbonato di calcio creando le stupefacenti formazioni che adornano la roccia. Sono stalagmitici, colonne, colate laviche pavimentali e parietali, così come alcune bandiere e… è vietato toccarle!

Guardando verso il fondo noterai un’altra grotta, Na Megaré, e un’altra scoperta di recente e ancora senza nome: al momento entrambe sono chiuse. In ogni caso, questo gioiello minorchino ha aderito all’Associazione delle grotte turistiche spagnole impegnata nella diffusione e la promozione del mondo sotterraneo nel paese.

Cova de s’Aigua, storia e aneddoti

Cala Blanca è un zona ricca di grotte: Cova de S'aigua

Le prime notizie della grotta risalgono al 1756 quando a Londra fu pubblicata la “Storia dell’Isola di Minorca“, scritta nel 1930 da  John Armstrong, ingegnere al servizio di sua Maestà Britannica a Minorca.

Era già conosciuta in epoca preistorica e nel corso del tempo ebbe diverse funzioni. Fu certamente un luogo di sepoltura, come dimostrano i resti sommersi nel lago. Fu abitata data la sua temperatura costante tra i 18 e 21 gradi. Sono state ritrovate ceramiche di epoca romana, islamica, medievale. E in alcuni punti noterai le iscrizioni alle pareti di epoca britannica.

Non è stato fatto alcun scavo archeologico e non ci sono ancora studi definitivi sulla Cova de s’Aigua. Magica e misteriosa, dunque. Chissà come emozionerebbe il grande speleologo italiano Andrea Gobetti!

Andrea Gobetti e l’eccitazione di scoprire l’inesplorato

La Cova de s'Aigua a Cala Blanca è un autentico tesoro terrestre

Classe 1962, nipote di Piero Gobetti e Ada Prospero, tra i più noti intellettuali antifascisti, Andrea Gobetti ha trascorso la sua vita alla ricerca dell’abisso più profondo per l’eccitazione di scoprire l’inesplorato in Filippine, Centro America, Europa, Italia.

L’ultima sua opera s’intitola “Dal fondo del pozzo ho guardato le stelle. Memorie di un esploratore ottimista e ribelle”.

Come si scopre una grotta? Grazie alle correnti d’aria che escono dalla terra. Poi, tutto è casuale, qualcosa che compare e scompare. Quando non è inarrivabile perché non ci sono passaggi possibili. Perciò, la speleologia è emozione e approssimazione con una grande verità: vedere cose mai viste da altri. La Cova de s’Aigua di Cala Blanca chiude il 30 novembre e riapre a primavera 2022.