A metà strada tra Europa e Nord Africa, Minorca ha una posizione strategica che da sempre la pone al centro delle principali rotte del Mediterraneo. Ieri e oggi. La sua capitale, Mahon, per i minorchini Maó, ha una storia millenaria. Qui sono passati tutti: dai Fenici ai Cartaginesi ai Romani, dagli Arabi agli Spagnoli, dai Francesi agli Inglesi e, alla fine, di nuovo e definitivamente è terra di Spagna.

Il fiordo naturale di Mahon è il secondo al mondo

Benvenuti nel secondo fiordo naturale al mondo

Costruita su un fiordo naturale lungo oltre 5 chilometri, secondo solo a Pearl Harbour per lunghezza, Mahon manifesta l’influenza britannica soprattutto nella sua architettura. Bow window ovunque ne ricordano i cento anni di dominio insieme, non a caso, alla fabbrica di gin, la Xoriguer Gin Factory. Il gin, il liquore dell’isola, è noto quanto la “Pomada”, mix di gin e limone del quale diffidare: sembra una bibita ma dopo il secondo giro l’umore migliora quanto le gambe che cedono.

Tre secoli in una città : Medioevo, Settecento, Novecento

La parte alta della città può essere divisa in tre: quella medievale, con resti della cinta muraria e le porte che aprono bellissimi scorci sul porto sottostante; quella degli antichi eleganti palazzi signorili e la zona commerciale fitta di negozi piccoli e grandi. Piazze e strade ombreggiate da case bianche e in marés (la tipica pietra di Minorca) si susseguono e incrociano collegate da imponenti chiese.

Case bianche e vie strette nella Mahon medievale

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Passeggiare per Mahon è un modo semplice di godere dell’insieme di queste tre realtà e della serenità che pare caratterizzare tutti coloro che incroci. Tutti sembrano non avere né problemi né fretta e ti trasmettono questa sensazione.

Gentilezza e sorrisi tra negozi, bar, ristoranti

Se un negozio ti attrae entra senza problemi, sarai accolto sempre col sorriso, e se non compri nulla pazienza. Tra avarcas – scopri in questo articolo i segreti dei tipici sandali minorchini -, eleganti e trendy botteghe di abbigliamento, lo shopping è garantito.

Una tappa irrinunciabile è il Mercato del Pesce, nel centro della città. Non è solo il luogo principe per la vendita del pescato locale (a sinistra). È anche una infilata di banchi di tapas (a destra), le più varie, di vini e di birre, che puoi consumare ai tavoli del mercato stesso circondato da gente di tutto il mondo, in un guazzabuglio di lingue. In estate è affollato da mezzogiorno fino a sera inoltrata.

Le luci del tramonto nel centro di Mahon

Esci dal mercato vai a destra e segui la strada e la scalinata che ti conduce al porto: hai visto gli alberi immensi subito all’inizio della strada? Una foto è di rigore! Senza quasi rendertene conto, stai respirando un’aria tersa e profumata con una luce che puoi trovare solo a Minorca.

Un porto e due moli: Ponente e Levante

In pochi minuti arrivi alla lunghissima calata, fitta di barche a vela e a motore di ogni dimensione. Oggi vai a destra e percorri il Moll de Levant camminando a fianco di ristoranti italiani, spagnoli, giapponesi, bar e negozi che ti trascinano in un lento e rilassato girovagare fino al momento di sedersi a bere una “cava“, così si chiama lo spumante, o una “caña” che è la classica birra alla spina.

Più tardi sceglierai dove mangiare e a tarda sera, rientrando a casa o in albergo, un lunghissimo corridoio di luci accompagnerà la tua passeggiata.

Elegante e tranquilla, Mahon apre i tuoi sensi: odori e profumi, cieli blu e stellate fittissime, la musica del mare e l’idea di restare, di farsi rapire, o almeno di tornare.

PS. Guarda questo video che offre una panoramica del lungo fiordo di Mahon. Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo e prossimamente ti suggeriremo alcuni itinerari alla scoperta della capitale minorchina.