L’estate 2022 passerà alla storia per i suoi numeri da record
Nessuno, neppure il più ottimista, si sarebbe aspettato una estate così. E nessuno immaginava che avremmo superato i dati del 2019. Di fatto, c’è stata tanta voglia di viaggiare in questa estate 2022. Qualcuno l’ha definita “una locura”, una follia. Poco importa il nome, è qualcosa che abbiamo toccato con mano: Casa Bonita Menorca ha accolto ospiti da metà maggio a metà ottobre, Casa Binimares fino a fine ottobre. Una stagione di cinque mesi? Per noi è la prima in 6 anni.
Minorca: ecco alcuni dati di una estate da record
Un dato tra tutti di questa estate da record: nel 2022 sono stati circa 4 milioni i passeggeri giunti a Minorca in aereo, contro i 3.500.000 del 2019. A settembre il traffico nell’aeroporto di Minorca ha segnato un + 12,8% rispetto a settembre 2019. A ottobre un +40% rispetto allo stesso mese del 2019.
Anche al vecchio aeroporto, quello di Sant Lluís, questa estate il traffico di jet privati è salito a livelli senza precedenti: 1.085 le operazioni tra decolli e atterraggi tra giugno e agosto, con un aumento dell’11,16% rispetto al 2021 e quasi del 64% rispetto al 2019. Sempre tra giugno e agosto, sono stati registrati circa 12 i voli al giorno.
A giugno ci sono stati più decolli e atterraggi che in agosto, 335 contro 319. Aena – la holding che in Spagna gestisce 46 aeroporti e due eliporti come ho scritto qui – indica luglio 2022 come il mese più trafficato della storia per l’aviazione privata.
Il sovraffollamento turistico colpisce anche Minorca?
Minorca ha bisogno di turismo ma non di sovraffollamento. Senza dubbio la sensazione di massificazione è dovuta anche al fatto che provenivamo da due anni in cui non c’è stato turismo o quasi. Inoltre, l’isola ha una capacità limitata di sostenere un numero eccessivo di ospiti.
Un recente sondaggio condotto dall’Instituto Balear de Estudios Sociales (IBES), evidenzia che per due minorchini su tre il problema numero uno è proprio l’eccesso di veicoli e persone. Gli abitanti di Minorca soffrono il “sovraffollamento di auto nei centri urbani” e quello “di turisti per le strade”. Due fattori più temuti dell’aumento dei prezzi dell’energia.
Il deterioramento dell’ambiente naturale, la saturazione della rete stradale e la sporcizia delle spiagge di Minorca sono comunque gli elementi di maggiore preoccupazione, più che nelle altre Baleari. La maggior parte degli abitanti dell’isola ha la consapevolezza di vivere in una Riserva della Biosfera Unesco. Al di là i questo titolo, Minorca è davvero una isola da proteggere ogni giorno.
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Cosa fare contro il sovraffollamento turistico
Il sovraffollamento turistico produce anche un notevole inquinamento dell’ambiente. Che fare? A questa domanda non c’è una sola risposta e difficile è indicare la migliore soluzione.
Certamente la destagionalizzazione turistica è un obiettivo essenziale per un turismo sostenibile. Va vista come strumento per offrire opportunità fuori stagione: eventi, corsi, esperienze, appuntamenti culturali e sportivi che possono attrarre tutto l’anno. Minorca è natura e cultura, archeologia e arte, gastronomia e percorsi come il Cami des Cavalls praticabile soprattutto in autunno e primavera.
Altra soluzione, potrebbe essere un contenimento delle auto in arrivo via mare. Nessuna chiusura ma un contingentamento delle presenze: questa è la sfida per tutelare un ambiente fragile, introducendo nuove forme di mobilità e evitando l’eccessivo traffico sull’isola.
Ovviamente, a questa misura deve corrispondere un rafforzamento del trasporto pubblico locale e un potenziamento dei parcheggi. E qui entrano in gioco responsabilità e ambizioni di chi governa. E le elezioni – si terranno a maggio 2023 con il rinnovo del Consell Insular e dei Sindaci -, che potrebbero propiziare nuove soluzioni. È quanto tutti noi che viviamo a Minorca auspichiamo.
Sono fondamentali azioni sinergiche che coinvolgano tutte le parti in causa. Un esempio è la comunità di proprietari di Binibèquer Vell che è passata all’azione come leggi qui.
Come sarà la prossima estate? Prenotazioni sotto data e…
Sembra che a seguito della pandemia siano cambiate le nostre abitudini di consumo: scegliamo d’impulso e all’ultimo minuto. Secondo il rapporto annuale “Tendenze di viaggio di Skyscanner”, emerge che l’attenzione al prezzo dei viaggi sarà la priorità assoluta nel 2023. Insomma, la stagione 2023 sembra avere le carte in regola per essere come quella appena conclusa.
Poi, che ci piaccia o no, dobbiamo abituarci ai nuovi prezzi del trasporto aereo: un volo andata e ritorno Milano-Minorca, per esempio, con un bagaglio a mano in cabina costa ormai attorno ai 180-200 euro contro i 120-140 degli anni scorsi.
E ancora, va detto che Minorca non è particolarmente economica e alla portata di tutti anche se ha un’ampia gamma di offerta.
Infine, un consiglio: noi italiani dovremmo andare in vacanza non solo a luglio e agosto ma anche a giugno e a settembre. Non è semplice ma è possibile, fatto salvo le chiusure obbligate. Cominciamo a pensare di cambiare un po’ le nostre abitudini.
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