Conosci l’ospedale degli animali selvatici o Centro di recupero della fauna silvestre?
C’è un luogo a Minorca ancora poco conosciuto dagli ospiti di passaggio. È l’ospedale degli animali selvatici o Centro di recupero della fauna silvestre. Al Centre de Recuperació de Fauna Silvestre (in minorchino) sono accolti e curati gli animali feriti che puoi trovare in giro per Minorca. Esemplari selvatici come tartarughe, porcospini, aironi, gufi, falchi e così via. Animali con abitudini e esigenze particolari.
Dove si trova l’ospedale degli animali selvatici
La prima cosa da fare quando ci si trova di fronte a un animale ferito, è chiedere aiuto ai numeri di telefono +34 619834597 e 971350762. Ti risponde il Centro di recupero della fauna silvestre. Dal 1998 ha sede a Lithica, alle Pedrers de S’Hostal, le cave di mares appena fuori Ciutadella.
All’ospedale degli animali non si limitano a curare e accogliere esemplari feriti. Infatti, come spiega Evarist Coll, responsabile del centro:
«Contribuiamo al mantenimento della biodiversità zoologica di Minorca e promuoviamo l’educazione ambientale nella scuola primaria».
Due volontari europei, un veterinario e alcuni volontari ogni giorno puliscono il centro e danno il cibo agli animali.
Non solo cure, anche protezione della biodiversità
Cure e accoglienza, protezione della biodiversità e diffusione della cultura ambientale. Questi i cardini delle attività annuali del Centre de Recuperació de Fauna Silvestre.
Da luglio a settembre è aperto al pubblico dalle 18 alle 21 affinché tutti possano scoprire ospiti “irrecuperabili” e altri in attesa di essere rilasciati liberi.
Ogni giovedì, inoltre, sono in programma incontri per famiglie. Guidate dai volontari, incontrano la maestosa iguana esotica che qualcuno ha portato a Minorca e poi ha abbandonato. Toccano il carapace di Fausto, tartaruga d’origine africana ritrovata in mezzo alla strada che si muove con serafica tranquillità tra gabbie e vasche. È una esperienza di sostenibilità decisamente più avvincente di qualsiasi visita a uno zoo!
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Come contribuire a questa esperienza di sostenibilità
Il Centro di recupero della fauna silvestre è stato creato negli anni Novanta del secolo scorso dal Gob – la più grande associazione di ecologismo responsabile dell’isola: qui l’intervista al suo presidente -, e finanziato dal Governo delle Isole Baleari (Cofib).
È un esempio della sostenibilità di Minorca cui possiamo contribuire come volontari: il Centro organizza appositi seminari. Possiamo anche adottare ospiti permanenti come Monnalisa, taccola che ha perduto il suo istinto selvaggio e non non sopravviverebbe in libertà.
Con la rana Bufos e il gufo Athenea (sopra), arrivato con un’ala rotta e incapace di volare correttamente ci aspettano per condividere momenti indimenticabili.
Momenti veri, di quelli che Minorca sa donare con estrema naturalezza.
Cosa fare se incontri un animale ferito?
Prima di tutto cerca di capire se l’animale ha davvero bisogno di aiuto. A volte, infatti, è caduto dal nido ma i genitori continuano a nutrirlo. E se non è ferito o in pericolo – se non è in mezzo alla strada, per esempio -, è meglio lasciarlo dove si trova.
Gli animali selvatici, infatti, sono spesso spaventati. Tentano di difendersi se vogliamo catturarli. Per evitare morsi, è meglio prenderli con un asciugamano o un maglione. Poi, evita di dargli acqua e cibo: sono gesti che potrebbero ucciderlo.
Quindi mettilo in una scatola di cartone chiusa ma con dei buchi affinché ci sia aria. Consegnalo al più presto ai volontari del Gob in modo che sia accudito da professionisti. Grazie!
Se invece vedi un asino e un cavallo in difficoltà, puoi rivolgerti al Trebaluger Equine Rescue Centre
Si ringrazia Pebbles da Straycat per le immagini.