Enza e Pietro: la nostra nuova vita a Minorca

A cura di Maricla Pannocchia

Coppia nella vita e ora anche nel lavoro, Enza e Pietro si sentivano intrappolati nella frenetica vita milanese e così, dopo anni di organizzazione e di perlustrazione, sono venuti a vivere a Minorca. Hanno aperto la propria impresa, un centro immersioni al quale si dedicano da aprile a ottobre. “Il lavoro stagionale è facile da trovare, ma è molto impegnativo” raccontano Enza e Pietro, che però amano moltissimo il loro mestiere.

La difficoltà principale nel trasferirsi a Minorca sta nel trovare un alloggio e i prezzi partono da 600 Euro il mese. Per il resto, ci sono tanti italiani sull’isola, molti con attività di successo, e il rapporto con la natura è fantastico. “Qui possiamo vivere senza l’ansia dell’orologio”, racconta la coppia, che consiglia anche i luoghi meno conosciuti, e che secondo loro meritano una visita, di quest’isola.

“Se è possibile, suggeriamo di venire nei mesi meno frequentati”, dicono Enza e Pietro, “Non solo per spendere meno, ma anche perché Minorca, in quel periodo, è davvero bellissima”.

blu diving center menorca

Ciao Enza, ciao Pietro, raccontateci qualcosa di voi. Chi siete, da dove venite…

Ciao! Siamo una coppia nella vita e, da quando ci siamo trasferiti a Minorca, anche nel lavoro.

Entrambi siamo originari della Campania ma abbiamo vissuto e lavorato per 10 anni a Milano.

Quando e perché avete sentito il bisogno di lasciare l’Italia?

Durante il nostro viaggio di nozze in Africa abbiamo trascorso diversi giorni immersi nella savana. Lì la vita scorreva con il ritmo della natura, senza orologio. Questa sensazione ci ha spinto a fare delle riflessioni sulla vita che stavamo vivendo, sempre di corsa e con il nostro lavoro al centro di tutto. Abbiamo capito che qualcosa doveva cambiare, o meglio, ne abbiamo sentito il bisogno fisico e mentale.

Vivete a Minorca, come mai avete scelto proprio questa meta?

Viviamo a Minorca dal 2021 ma abbiamo visitato l’isola per la prima volta nel 2016. Siamo venuti a “spiare” com’era questo angolo di paradiso. All’inizio l’abbiamo scelta perché vicina all’Italia, dove vive la nostra famiglia, ma, dopo averla visitata varie volte, anche fuori stagione, immagino che sia stata Minorca a scegliere noi. Enza in particolare prova quella sensazione di “casa” soltanto a Minorca.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla vostra scelta?

I nostri amici ci hanno appoggiato da subito, sanno bene com’è la vita a Milano e, in generale, la vita lavorativa in Italia. Credo che il fatto che stessimo gradualmente uscendo dalla pandemia abbia reso la nostra scelta più comprensibile per loro.

Per la nostra famiglia è andata un po’ diversamente  All’inizio erano tutti abbastanza spaventati, lasciare “il posto fisso” per una vita diversa, senza ancora un lavoro, per loro era inconcepibile. Poi pian piano si sono abituati all’idea. Rimaniamo comunque quelli un po’ fuori di testa.

Come avete accennato, eravate già stati a Minorca, prima di decidere di trasferirvi lì…

Sì, ci siamo venuti diverse volte di proposito, ovvero per studiarla. Siamo venuti in alta stagione e in inverno, proprio per renderci conto della differenza.

Come vi siete organizzati prima della partenza?

Dal momento in cui abbiamo deciso di cambiare vita, nel 2014 circa, abbiamo iniziato a risparmiare e a investire in formazione negli ambiti che più ci appassionavano: la subacquea per Pietro, la pasticceria e l’ecologia per me.

Abbiamo letto tantissime interviste a persone che si erano trasferite dall’Italia prima di noi, qualcuna l’abbiamo anche incontrata nei nostri viaggi a Minorca. Ci siamo documentati soprattutto attraverso Internet.

Ci sono mai stati momenti di sconforto totale, in cui avete pensato di mollare tutto?

Assolutamente no! Ovviamente non è sempre tutto semplice, soprattutto quando si ha un’attività, ma non parliamo di sconforto.

Come siete stati accolti dalla gente del posto?

Benissimo! Abbiamo incontrato persone splendide, che ci hanno aiutato quando ne abbiamo avuto bisogno. Le persone che vivono a Minorca, minorchini e non, hanno un senso di comunità molto diverso da quello a cui eravamo abituati a Milano, per fortuna.

Dove abitate precisamente e di cosa vi occupate?

Abitiamo a Ciutadella e abbiamo un centro immersioni ed escursioni in barca a Cala Galdana, il Blue Islands Diving. Un sogno nel cassetto che si è avverato quando meno ce lo aspettavamo. Minorca è anche questo.

È facile trovare un alloggio a Minorca?

Trovare un alloggio per tutto l’anno o per la stagione è un’impresa titanica. È stato molto difficile nel 2021, quando ci siamo trasferiti, e credo che adesso sia anche peggio. Se hai un animale domestico (noi abbiamo 2 gatti) purtroppo è ancora più complicato.

Enza e Pietro: abbiamo mollato il posto fisso per aprire un centro immersioni a Minorca

Quali sono i costi medi?

L’affitto di un appartamento va dai 600€ in su al mese. Dipende da quanto è grande, dalla zona in cui si trova, se è stato ristrutturato di recente oppure no.

Come valutereste servizi come la sanità, la burocrazia e i trasporti pubblici?

La sanità non l’abbiamo testata molto per fortuna, ma in quei pochi casi l’abbiamo trovata ottima. La burocrazia è identica a quella italiana, lenta e macchinosa, però, a differenza dell’Italia, gli impiegati pubblici ti aiutano molto a capire cosa fare, ti guidano durante il processo e ti rispondono sempre al telefono! I trasporti pubblici hanno un ampio margine di miglioramento. Se aumentassero le corse e le zone servite, soprattutto d’estate, sicuramente molti turisti sceglierebbero il bus invece dell’auto. L’isola diventerebbe più vivibile senza tante automobili e ne gioverebbe anche l’ambiente. Mi è piaciuta molto l’iniziativa dei mezzi gratuiti per tutto il 2023 per le persone che hanno la tessera del bus.

Quali sono i costi medi relativi al cibo?

In inverno i prezzi dei supermercati sono più accessibili, anche se i rincari degli ultimi mesi si sentono molto. Troviamo che la maggior parte dei ristoranti sia di fascia medio -alta come prezzi, ma anche come qualità del cibo.

Come avete superato le difficoltà?

Fortunatamente non abbiamo avuto grandi difficoltà, almeno finora. Qualche intoppo sicuramente, soprattutto nel lavoro, ma stiamo imparando a vivere gli eventi “poc a poc” e ad abbracciare la filosofia di vita dell’isola. Vivere nel presente e pensare/preoccuparsi meno per il futuro. Quando un problema si presenterà, lo risolveremo. Nel frattempo, “disfruta de lo quehay”.

Se poteste tornare indietro, fareste qualcosa diversamente?

Sicuramente mi trasferirei prima  (Enza)

Che luoghi consigliereste a chi sta pensando di visitare Minorca per la prima volta?

Noi amiamo la parte Sud di Minorca, le spiagge sono davvero bellissime. In bassa stagione sono da togliere il fiato. Per chi può, consigliamo di fare un salto in mesi meno gettonati… si viene ripagati anche del sacrificio del volo con scalo!

Un altro posto del cuore per noi è il parco di S’Albuferades Grau, davvero meraviglioso.

Enza e Pietro: abbiamo mollato il posto fisso per aprire un centro immersioni a Minorca

Avete scoperto dei posti poco frequentati dai turisti, da condividere con i nostri lettori?

La cueva de s’aigua a Cala Blanca è una visita che consigliamo di fare. La spiaggia di Binigaus, meno frequentata rispetto alle altre spiagge più famose del Sud, è davvero molto bella. La playa de Sa Farola (Cala desFrares) è uno scorcio davvero suggestivo. Il rifugio equino Trebaluger è perfetto per gli amanti degli animali. A chi piace l’usato, consigliamo un giretto al Mestral, sia a Ciutadella sia a Mahon.

Quali passi bisogna fare, dal punto di vista burocratico, per trasferirsi lì?

Una volta trasferiti a Minorca, è necessario richiedere il NIE che è il numero identificativo dello straniero e serve per tutto. Noi lo abbiamo fatto quando siamo arrivati sull’isola. Tutte le altre pratiche come tessera sanitaria, domicilio, ecc. sono abbastanza semplici e rapide. Se si viene con un veicolo, bisogna ricordarsi di re-immatricolarlo per non incorrere in sanzioni.

È facile, per un italiano, trovare lavoro o avviare un’impresa lì?

La premessa è che bisogna conoscere lo spagnolo, almeno il castellano. Detto questo, trovare lavoro stagionale è semplicissimo ma il lavoro è molto impegnativo. Avviare un’impresa non è complicato ma bisogna rivolgersi a dei professionisti. Il minimo è avere un avvocato e un commercialista, questo nel nostro caso ha accelerato e facilitato tutte le pratiche burocratiche nonché molte scelte importanti relative all’azienda. La cosa più importante è avere un progetto, un’idea, una passione… l’idea del famoso chiringuito sulla spiaggia a Minorca non funziona.

C’è una comunità d’italiani?

Sì, ci sono tanti italiani sull’isola e tante attività di successo avviate o gestite da italiani.

Ne fate parte?

Molti degli italiani che conosciamo vivono dall’altra parte dell’isola (Alaior, Mahon e Mercadal) e con il nostro lavoro praticamente non riusciamo a muoverci da quando apriamo (aprile) a quando chiudiamo (ottobre). Il lavoro stagionale è molto intenso, ma chi vive a Minorca lo sa bene 

Che cos’avete imparato, per ora, vivendo a Minorca?

Vivere in un posto come Minorca ti riconcilia con la natura. Il nostro benessere è strettamente connesso con tutti gli elementi naturali e questo c’insegna che il rispetto per l’ambiente è fondamentale. Lavorare per proteggerne gli equilibri è essenziale per preservare questo angolo di paradiso.

Enza e Pietro: abbiamo mollato il posto fisso per aprire un centro immersioni a Minorca

Progetti futuri?

Abbiamo tante idee e progetti per il nostro centro immersioni, speriamo di poter mettere tutto in pratica nei prossimi anni.

Per seguire e contattare Enza e Pietro:

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Blue Islands Diving https://www.instagram.com/blueislandsdiving/

Enza https://www.instagram.com/demp85/

Pietro https://www.instagram.com/zazaviano/

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