Suggerimenti di chi vive tutto l’anno a Minorca: 8 cose da NON fare MAI!
Ci sono cose che chi ama Minorca – noi che abbiamo scelto di viverci, tu che sogni di trasferirti o anche solo trascorrerci una vacanza – dovrebbe non fare. Perché sono azioni che distruggono la ricchezza dell’isola. E dato che certi nostri gesti a volte nascono dall’ignoranza, dal nostro non sapere, ecco una guida delle cose da non fare a Minorca.
Minorca: cose da NON fare al mare
1. Torri di pietre. Quanti di noi in spiaggia si sono improvvisati maestri dell’arte zen di mettere una pietra sopra all’altra? Gesti che ci rilassano e gratificano: siamo originali! Bene, è qualcosa che dovremmo evitare. Perché? Perché rimuovere le pietre in una terra così battuta dal vento, significa contribuire all’accelerazione dei processi naturali di erosione. Perché così facendo togliamo il rifugio agli insetti che vivono a ridosso delle pietre. Inutile dire che non dovremmo nemmeno considerare le pietre come souvenir da mettere in bella mostra a casa. Per fortuna Minorca ha poche spiagge con sassi e pietre…
2. Bagni di fango. Molti considerano i bagni di fango come una attrazione turistica di Cavalleria, Cala Pilar, Trebalúger, Binigaus e ne parlano su blog e social. Però, nessuno conosce gli effetti benefici dell’argilla minorchina sulla pelle!
Vuoi la pelle liscia? Strofinati addosso un po’ di sabbia fine e l’effetto pelle morbida e vellutata è assicurato. La verità è che il nostro intervento sui cumuli di argilla produce solo erosione del suolo. Senza tenere conto che, come precisa Miquel Camps, coordinatore della politica territoriale del GOB,
«l’argilla è una risorsa non rinnovabile, non riappare».
Per questo motivo, l’associazione di ecologismo responsabile per cui lavoro come volontaria sta pensando di mettere appositi segnali di avvertimento alle spiagge di Cavalleria.
3. Mozziconi di sigarette e rifiuti. Lo noterai subito: Minorca è pulita. Le sue spiagge – tutte pubbliche -, sono pulite! Purtroppo abbiamo l’abitudine di spegnere le sigarette a terra e nella sabbia. Quanto tempo ci impiega una sigaretta a decomporsi? Dai cinque ai 12 anni, come puoi leggere in questo articolo di Focus Junior. Vedi tu.
E che dire di plastiche e microplastiche?
Dalla spiaggia al mare. A lungo lo abbiamo considerato un immenso bidone della spazzatura tanto che il problema delle microplastiche è globale. Ti faccio una domanda: vuoi fare il bagno tra i rifiuti? Se la tua risposta è no, allora non buttare nulla in mare e non lasciare sacchetti di plastica e spazzatura in spiaggia. Se non c’è un apposito contenitore – strano perché a Minorca ci sono anche i “coni portamozziconi” -, porta tutto a casa. Della serie, piccoli gesti che aiutano il Pianeta che lasceremo dopo di noi.
Firma la petizione di GreenPeace “Salviamo i mari”
Minorca: cose da NON fare a terra
4. Portare via le tartarughe. Se sei fortunato/a, le incontri passeggiando nella natura, lungo il Camì de Cavalls. Prendere una tartaruga è illegale: non è un animale domestico. È una specie a rischio di estinzione e, se ti capita di trovarne una in strada, mettila nel terreno adiacente protetto da muretti di pietra. Se incontri una tartaruga ferita o dei piccoli, chiama i numeri di emergenza +34 619 834 597, + 34 971 350 762, +34 112. È una semplice telefonata con un immenso valore!
5. Abbandonare sentieri segnati. Hai mai sentito parlare di pressione diffusa? È l’effetto della intensa presenza umana in zone dove normalmente non ci sono bipedi. Uscire dalle strade per avvicinarsi alle scogliere e saltare recinzioni per accorciare il cammino verso le spiagge non sarebbe un problema se lo fa solo una persona. Il fatto è che lo facciamo in migliaia, soprattutto in estate. Il nostro spirito da esploratore (o la nostra pigrizia) provocano però erosione e degrado. Senza contare che, per il disagio, ci sono specie che lasciano il loro nido e non ritornano più a Minorca.
La natura non ha bisogno del nostro spirito artistico!
6. Lasciare tracce pittoriche. Italiani, popolo di artisti. Lasciare nostre tracce è un’altra delle nostre deleterie abitudini. Davvero non possiamo evitarlo? Il deterioramento di un luogo è causato anche da disegni, messaggi e parole inutili in luoghi di grande bellezza come la Cova des Coloms a Migjorn Gran.
7. Rubare le targhe del Cami de Cavalls. Le targhe delle colonnine in legno della strada più emblematica dell’isola? Ebbene sì, tanti ne vanno pazzi e se le portano via. Anche se sono preziosi punti di riferimento e indispensabili segni in caso di emergenza. Anche se alcuni negozi a Mahon e Ciutadella vendono delle repliche poco dispendiose. Lasciare le cose al loro posto è rispetto per sé, per gli altri, per la Terra. In questo caso per Minorca.
8. Scalare cumuli di pietre e muretti. Le pietre di Minorca raccontano storie millenarie e hanno una forza (solo) apparente. Infatti, muretti a secco e Talaiot sono fragili e pronti a sgretolarsi. Perciò, non ci camminare sopra e non farti prendere da tentazioni da scalatore. Se ami arrampicare, in Menorca Sport Climbing Guidebook trovi la dettagliata descrizione di 189 percorsi su 8 falesie calcaree. Oltre a quella di Cavalleria, le altre falesie le trovi sulla costa meridionale di Minorca. Porzioni di paradiso da scalare tutto l’anno.
Mi fermo qui, altro mi verrà (forse) in mente, comunque GRAZIE per tutto ciò che NON farai… ah, non sprecare l’acqua, per piacere, e non suonare il clacson: l’inquinamento acustico qui è assente! Grazie per tutto ciò che farai per proteggere l’ambiente e la natura di Minorca. Se l’isola è ancora così, bella, è perché la gente che ci vive la rispetta, la protegge e si prende cura di lei. Ricordalo, sempre!