Ci si abitua a tutto, anche a Minorca ma… non ci si accontenta! Perché dopo i titoli di Riserva della Biosfera Unesco, Riserva e destinazione Starlight, Regione Europea della Gastronomia 2022, ecco che si candida a Destinazione Turismo Intelligente (Destinación Turismo Inteligente, DTI).
Senza contare che quanto prima sapremo se Minorca sarà anche patrimonio mondiale Unesco per la sua ricchezza preistorica.
Cosa vuol dire essere una Destinazione Turismo Intelligente?
Essere una destinazione DTI significa innovazione turistica e infrastrutture tecnologiche che garantiscano uno sviluppo sostenibile del territorio turistico. Un territorio che deve essere accessibile a tutti.
L’idea di una “rete intelligente”, nata nel 2013 in Spagna, è della Segreteria di Stato per il Turismo. Un progetto che, come altri in Europa e nel mondo, punta su dialogo e collaborazione. Così, varie destinazioni scelgono di diventare Smart Tourist Destination con il metodo della Società Statale per la Gestione dell’Innovazione e le Tecnologie Turistiche (Seggitur).
Un metodo riconosciuto da organismi internazionali come la Commissione Europea, l’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) (OMT), l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCDE), il World Travel & Tourism Council (WTTC).
Sono cinque i livelli su cui si lavora: governabilità, innovazione, tecnologia, sostenibilità, accessibilità. Il tutto con l’obiettivo di stimolare un nuovo modello di competitività e sviluppo turistico, i cui pilastri sono governabilità e corresponsabilità turistica. Un dialogo non semplice ma possibile.
Quali sono le Destinazioni Turismo Intelligente?
Al momento in cui scrivo, con il profumo del ragù che borbotta in cucina, sono una cinquantina le Destinazioni Turismo Intelligente in Spagna: da Alcebendas (Comunità di Madrid) a Vitoria-Gasteiz (País Vasco) passando per Torremolinos (Andalusia), Puerto de la Cruz (Isole Canarie), Palma (Isole Baleari), León (Castilla y León), Guadalajara (Castilla La Mancha)…
Dalla Spagna al mondo e le prime città internazionali che hanno aderito sono Medellín (Colombia) e Tequila (Messico). Poi, non solo luoghi e città. Infatti, la rete DTI conta 233 membri, di cui 153 sono destinazioni, 43 sono aziende, 31 sono istituzioni. Enti come, per esempio, i consigli comunali del Gruppo delle Città Patrimonio dell’Umanità della Spagna e il Consell Insular di Minorca, l’organo che governa l’isola.
Fare rete per un turismo più sostenibile, accessibile, sicuro
Lo Smart Tourism Destinations Network vuole essere uno strumento di integrazione in cui sono rappresentate le destinazioni DTI e attori essenziali come le amministrazioni pubbliche e private nonché il mondo accademico. Insomma, chi con proprie conoscenze e esperienze professionali può dare valore allo sviluppo dei luoghi intelligenti.
Luoghi che giocheranno un ruolo fondamentale nel processo di trasformazione verso un turismo più digitale, sostenibile, accessibile e soprattutto sicuro.
C’è tanto da fare ma con la determinazione di Minorca e il suo andamento lento – la galleria Hauser and Wirth ci ha messo ben cinque anni per aprire all’Isola del Rey -, non abbiamo dubbi che prima o poi l’isola potrà vantare anche il titolo di Destinazione Turismo Intelligente.