Alessandro Castagna: bilancio della stagione 2022 Minorca
di Gloria Vanni
L’estate 2022 passerà alla storia per i suoi numeri da record a livello turistico che, nel caso di Minorca, si possono sintetizzare in circa 4 milioni di passeggeri giunti sull’isola in aereo contro i 3.495.025 del 2019.
E, solo a ottobre, il traffico nell’aeroporto di Mahon ha segnato un +40% rispetto allo stesso mese del 2019 e il 71% in più del 2021.
Per quanto riguarda le nazionalità, sono aumentati i visitatori provenienti da Spagna, Gran Bretagna, Francia, Italia. Secondo la Federazione delle Piccole e Medie Imprese di Minorca (PIME), da maggio a ottobre 2022 gli arrivi in aeroporto sono stati: 756.271 Spagnoli (697.709 nel 2021), 441.346 Inglesi (105.228 nel 2021), 133.560 Francesi (91.525 nel 2021), 125.715 Italiani (36.938 nel 2021).
Sì, abbiamo dato i numeri! Ora ci confrontiamo con Alessandro Castagna, esperto conoscitore del mercato italiano grazie al portale “Isola di Minorca” e al gruppo Facebook “Scoprendo Minorca, l’isola in tasca“, i due principali riferimenti per chi sta pensando di organizzare una vacanza a Minorca.
Alessandro, vuoi dare anche tu i numeri?
«Sì, uno per tutti: 800.000 visitatori unici annuali a fine dicembre (proiezione) su Isola di Minorca, il doppio del 2019».
Facciamo un primo bilancio di questa eccezionale stagione 2023?
«Prima di tutto vorrei sottolineare la cosa più importante: Minorca è diventata negli anni un’isola cara e non è purtroppo alla portata di tutti. Risponde a una logica che è quella della domanda e dell’offerta: c’è tanta domanda e c’è un’offerta limitata. Quindi, quando è possibile, è meglio venire a Minorca fuori stagione. Ho notato con piacere gli aumenti di presenze a settembre e a ottobre. So che siamo un paese dalle “ferie obbligate” a luglio e agosto ma anche noi Italiani dovremmo acquisire nuove abitudini di vacanza se vogliamo assaporare il meglio di un luogo come Minorca».
Mi sembra di cogliere un accento di leggera polemica tra le tue parole: sbaglio?
«Polemica forse no, ma presa di coscienza di un cambio che a mio avviso sarà necessario nell’approcciarsi a Minorca. Di fatto, abbiamo degli strumenti per informarci e mi riferisco al portale Isola di Minorca e al gruppo su Facebook (ma non solo, il web è ricchissimo di informazioni su Minorca). Mi stupisco e mi disturba allo stesso tempo vedere persone che, una volta accettate nel gruppo, chiedono sempre le stesse cose senza prendersi il tempo di usare il lentino, cercare e leggere la quantità di informazioni che pubblichiamo un anno dopo l’altro. E non mi riferisco solo a domande tipo “dove mangiare la migliore paella a prezzi contenuti?” ma anche a “Ci sono strade costiere a Minorca?“. No, non ci sono perché c’è un sentiero, il Camí de Cavalls, che copre il periplo dell’isola e Minorca ha scelto di proteggerlo».
Quindi, il tuo invito è prima di scegliere Minorca, leggete e cercate di capire se è l’isola per voi?
«Assolutamente sì. Vedi, tutti si lamentano che Macarella, Macarelleta e Mitjana sono già piene alle 8 del mattino. Perché tutti pensano che a Minorca ci siano solo queste tre spiagge e dimenticano, o addirittura non sanno, che sono oltre 130 le cale e le piagge dell’isola. Basta guardare la mappa e ogni giorno hai da scegliere, a seconda del vento che c’è. Con la Tramontana si va alle spiagge meridionali, con lo Scirocco e altri venti da Sud si va sulla costa settentrionale. Abbiamo anche questa fortuna a Minorca e non è una prerogativa di tutte le isole!».
Tocchiamo un altro punto dolente, Alessandro, ovvero il comportamento degli Italiani a Minorca?
«Va bene, oggi faccio la parte del cattivo ma le cose vanno dette in modo chiaro, prima o poi, perché sono abitudini che dovrebbero essere comuni in tutto il mondo. Faccio un elenco così è più semplice:
1. I mozziconi di sigarette non si lasciano in spiaggia e non si sotterrano nella sabbia.
2. L’isola non ha risorse idriche significative, quindi non si sprecano acqua e luce!
3. Minorca è Riserva della Biosfera da 30 anni nel 2023 e, se non avete una coscienza ambientalistica, è bene acquisirla informandosi adeguatamente.
4. La spazzatura va buttata negli appositi contenitori: blu per la carta, giallo per la plastica, verde scuro per l’indifferenziata, verde per il vetro… i contenitori sporchi, se non si possono pulire, vanno buttati nella raccolta indifferenziata e qui mi fermo perché poi divento noioso perfino a me stesso.
Però vorrei sottolineare che tanti italiani residenti a Minorca hanno acquisito una buona coscienza ambientalista e diversi hanno scelto di vivere a Minorca proprio per questa caratteristica: la natura fa bene a tutti!».
Non ti preoccupare, Alessandro, stai andando benissimo con una ecologista come me! Vogliamo aggiungere qualcosa sulla cattiva educazione di cui spesso siamo accusati: cosa ne pensi?
«Penso che purtroppo ci facciamo riconoscere per la nostra mancanza di correttezza e rispetto. Faccio alcuni esempi di cose da NON fare:
1. A Minorca non si urla
2. A Minorca ci si deve fermare con auto e moto prima delle strisce pedonali
3. A Minorca si devono rispettare le file in negozi e supermercati
4. A Minorca il nudismo è considerato una libertà. Perciò, se vi dà fastidio non andate verso il fondo di alcune spiagge come Cavalleria-Binigaus e scegliete spiagge più familiari come Cala en Porter, Son Parc, Cala Galdana, Cala’n Bosch. A Sa Mesquida, per esempio, la spiaggia più vicina a Mahon che anche in agosto è un paradiso e non c’è mai troppa gente, la zona a destra è per chi ama fare naturismo e la restante parte è per tutti. Detto ciò, a Son Bou cammini e, superate le zone attrezzate, capita di vedere naturisti e poi subito dopo famiglie in costume o con un papà nudo, la mamma solo con il seno nudo, i figli in costume. Ripeto, stiamo parlando di una libertà diffusa in Spagna, quindi occorre rispettarla e adattarsi».
Grazie per questi tuoi suggerimenti che mi auguro siano utili a tutti. Torniamo a questa stagione da record. In una recente indagine, gli abitanti dell’isola si sono dichiarati molto preoccupati per l’eccessiva massificazione del territorio. Quali sono, a tuo avviso, le possibili soluzioni?
«Capisco la posizione dei minorchini perché l’isola ha una capacità limitata di sopportare carichi umani eccessivi. Credo non ci sia una sola soluzione ma si potrebbe iniziare, per esempio, con un accesso contingentato delle auto che arrivano via mare. Poi, con una migliore organizzazione del servizio di trasporto pubblico. Mi spiego: il tramonto a Punta Nati, e aggiungerei a Cavalleria, lo vai a vedere con il bus: le due zone devono essere chiuse al traffico privato – e non solo luglio e agosto, ma da maggio a ottobre -, dalle 18.30/19 in poi. Si tratta di mettere insieme iniziative private e pubbliche.
Vedi l’urbanizzazione di Binibèquer Vell, una delle attrazioni di Minorca che in realtà non è un villaggio di pescatori pubblico bensì è una proprietà privata costruita tra il 1960 e il 1970. A causa dell’eccessivo affollamento di questa estate, da maggio 2023, e per tutto l’anno, i residenti terranno aperto il complesso solo dalle 10 alle 22 di sera. È un complesso privato in cui si devono rispettare regole fondamentali come il silenzio, il non lasciare rifiuti e il non fumare».
Aggiungo che l’Associazione dei proprietari di Binibèquer Vell si riserverà i diritti di immagine per l’uso di uno spazio privato. Da gennaio 2023, infatti, il marchio e i diritti saranno registrati e occorrerà un’autorizzazione preventiva per utilizzare l’immagine dell’urbanizzazione. In pratica, non sarà più possibile pubblicare la foto di Binibèquer Vell sui propri profili social se non si possiede la preventiva autorizzazione. Come ottenerla? Appena lo sapremo, ve lo comunicheremo.
Ultima domanda, Alessandro: cosa hai in mente per la stagione 2022?
«Continuo a lavorare per dare informazioni precise e utili a chi vuole venire in vacanza a Minorca. Lavorerò sempre più con video e interviste per aumentare la coscienza ambientalista di chi viene a Minorca. Qui si viene per la natura come a Ibiza vai per divertirti. A Minorca si vive all’aria aperta, ci si ricarica con l’energia di mare, sole, vento. Il cellulare lo lasci a casa o lo usi per fare qualche tramonto, di certo non per apparire. Sono questi gli aspetti di Minorca amati da Vip, soprattutto spagnoli e francesi, che scelgono l’isola come “buen retiro”. No, non faccio nomi per rispetto della loro privacy».
A questo punto viene da chiedersi: come sarà la stagione turistica 2023 a Minorca? Le compagnie aeree fanno le bizze: i calendari per le prenotazioni delle low-cost, per esempio, sono al momento inspiegabilmente ridotti.
A Minorca e nelle Baleari ci saranno le elezioni amministrative a maggio/giugno 2023. La palla di vetro non ce l’abbiamo, le previsioni sono tante e tutte possibili. Di una cosa sono certa: Minorca ha bisogno di un turismo consapevole, educato, ambizioso nella sua voglia di rispettarla.
Solo così, con l’aiuto e le premure di tutti, potrà continuare a essere a lungo una porzione di Paradiso nel cuore del Mediterraneo. Un’isola votata al rispetto (della natura, del luogo, delle persone) e alla sostenibilità ambientale. Accettiamo la sfida?